Praticare la città. Arte ambientale, prospettive della ricerca e metodologie d'intervento

ITALIANIO: In Praticare la città l’autore ripercorre le esperienze di due decenni che l’hanno visto parte attiva nel dibattito storico-critico e nella progettualità, sul campo, di nuovi interventi di arte ambientale in più centri italiani, in particolare nell’area meridionale. Esperienze condotte ben prima che il tema si diffondesse, mitizzando oltremodo la figura del "Public Artist". Si tratta di un contributo che offre nuove aperture sui rapporti tra le arti, in modo particolare tra la scultura e l’architettura, chiarendo l’effettivo significato che hanno assunto negli ultimi quattro decenni del XX secolo, le pratiche di operatività ambientale. Sul piano metodologico l’autore si serve di un’ampia letteratura dedicata al tema della città, costruendo attraverso essa un’attenta analisi del rapporto tra scultura e architettura. Analisi che per Gillo Dorfles, in occasione della presentazione del volume all’Accademia di Brera, ha il merito di aver preso «in considerazione, il problema sociale, societario della scultura, quindi l’importanza che quest’arte ha e dovrebbe avere nella città moderna […]». La ricostruzione storico-critica degli interventi nella Caracas di Villanueva degli anni Cinquanta, o del cantiere della Défense di Parigi negli anni Novanta, o delle strategie culturali della Barcellona all’indomani della morte di Franco, si segnala quale analisi di eventi e di personalità poco dibattuti, se non proprio inediti alla storiografia dell’arte italiana interessata a tale ambito di ricerche. ENGLISH: In his book “Praticare la città” (Practicing the city) the author traces the experiences of two decades in which he has been both an active part in the historical-critical debate and in new environmental art projects' design, on the job, in several Italian cities, especially in Southern Italy. Experiencies conducted well before the issue becomes widespread, extremely mythologizing "Public Artist" figure. It represents a contribution that offers new openings on the relationships between the arts, especially between sculpture and architecture, clarifying the actual significance that the environmental practices have taken over the last four decades of the twentieth century. On the methodological side, the author uses an extensive literature devoted to the theme of the city, building through it a careful analysis of the relationship between sculpture and architecture. As Gillo Dorfles pointed out at the book presentation held in Brera Academy of Fine Arts, the analysis has the merit of having taken "into account, the social and corporate sculpture issue, hence the importance that this art has and should have in modern city [...]. "The historical-critical reconstruction of interventions in Villanueva Caracas, in the Fifties, or La Défense site in Paris in the Nineties, or the cultural strategies in Barcelona after Franco's death, represents a reconstruction of too little debated events and personalities, if not inedited at all, in italian historiography interested in this research field.