In età medioevale la locuzione mentire per la gola (con la preposizione per a indicare luogo o mezzo) era un’ingiuria con cui si accusava qualcuno di dire bugie madornali. Prima ancora che in un volgare medievale italoromanzo, la locuzione, che non ha precedenti latini, è presente in francese antico (mentir par / parmi la gueule, par / parmi la gorge, pour la guargate, ecc.); seguono attestazioni in provenzale (mentir per la gola, 1230-1240), catalano (mentir per la gola, 1325-1336) e castigliano (mentir por la garganta, 1340 -1352). Fuori dell’area romanza, il modo di dire è nell’alto tedesco medio (1282-1300) e nel nederlandese medio (1411-1412). Nell’inglese medio è documentata un’espressione equivalente a mentire nella testa. Dall'area galloromanza (e forse anche da quella italoromanza) l'espressione si diffuse in tutta Europa. L'associazione fra la gola e l'atto del mentire fu determinata dal fatto che, nella trattatistica cristiana medievale relativa ai peccati, quelli di lingua (tra i quali era la menzogna) venivano fatti rientrare nella categoria più generale dei peccati di gola, tradizionale porta di tutti i vizi. Dire a qualcuno che mentiva per la gola significava accusarlo di mentire con le parole attraverso l’organo da cui esse nascono, che per di più indicava per metonimia uno dei sette vizi capitali ed era la quintessenza stessa della mancanza di misura e controllo.

Patota, G. (2013). Mentire per la gola. LINGUA E STILE, 48(2), 155-176 [10.1417/75166].

Mentire per la gola

Patota, Giuseppe
2013-01-01

Abstract

In età medioevale la locuzione mentire per la gola (con la preposizione per a indicare luogo o mezzo) era un’ingiuria con cui si accusava qualcuno di dire bugie madornali. Prima ancora che in un volgare medievale italoromanzo, la locuzione, che non ha precedenti latini, è presente in francese antico (mentir par / parmi la gueule, par / parmi la gorge, pour la guargate, ecc.); seguono attestazioni in provenzale (mentir per la gola, 1230-1240), catalano (mentir per la gola, 1325-1336) e castigliano (mentir por la garganta, 1340 -1352). Fuori dell’area romanza, il modo di dire è nell’alto tedesco medio (1282-1300) e nel nederlandese medio (1411-1412). Nell’inglese medio è documentata un’espressione equivalente a mentire nella testa. Dall'area galloromanza (e forse anche da quella italoromanza) l'espressione si diffuse in tutta Europa. L'associazione fra la gola e l'atto del mentire fu determinata dal fatto che, nella trattatistica cristiana medievale relativa ai peccati, quelli di lingua (tra i quali era la menzogna) venivano fatti rientrare nella categoria più generale dei peccati di gola, tradizionale porta di tutti i vizi. Dire a qualcuno che mentiva per la gola significava accusarlo di mentire con le parole attraverso l’organo da cui esse nascono, che per di più indicava per metonimia uno dei sette vizi capitali ed era la quintessenza stessa della mancanza di misura e controllo.
2013
Patota, G. (2013). Mentire per la gola. LINGUA E STILE, 48(2), 155-176 [10.1417/75166].
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Giuseppe Patota_Mentire per la gola_smaller.pdf

non disponibili

Tipologia: PDF editoriale
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione 9.64 MB
Formato Adobe PDF
9.64 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/46236