Introduzione: E’ sempre più frequente la richiesta di Valutazioni di Impatto sulla Salute Umana (VIS) per ottimizzare la gestione dei rifiuti solidi urbani (RSU). L’attenzione dei decisori è rivolta sia alla stima dei possibili effetti sulla salute di una popolazione esposta a diverse modalità/tecniche di smaltimento sia alla scelta del miglior sito per localizzare gli impianti. Metodi: Attraverso una VIS “at desktop” abbiamo preso in considerazione una ipotetica comunità di 100.000 abitanti. Come popolazione standard e densità abitativa abbiamo preso a riferimento i valori toscani. Abbiamo considerato le informazioni scientifiche concernenti l'immissione di inquinanti (chimici, biologici, fisici) da parte di impianti di diversa concezione (termovalorizzazione, discarica, trattamento meccanico biologico), in substrati diversi (aria, acqua, suolo, cibo) ed i loro effetti sulla salute umana. Come portata dell’impianto è stato considerato un carico di circa 90.000 t/a. E’ stato applicato il rischio relativo (RR) trovato in letteratura alle caratteristiche della popolazione studiata. L’area di influenza è stata suddivisa in anelli concentrici di distanza dalla sorgente di emissione. Abbiamo creato tabelle di rischio per Carcinomi, Linfomi non Hodgkin e Malformazioni Congenite (le principali patologie incriminate), nelle differenti situazioni considerate, ipotizzando un incremento del numero di casi/anno (n°/a). Risultati: Relativamente al trattamento meccanico biologico le informazioni raccolte non hanno consentito confronti affidabili. Quanto di seguito si riferisce pertanto a termovalorizzatori verso discariche. Cancro: A 1,5 km dalla sorgente emissiva, per quanto riguarda tutti i tipi di tumori, si ottiene un effetto protettivo, n°/a = -0,43; invece, per il carcinoma del polmone si osserva un aumento del rischio, n°/a = 0,1. A 5 km dalla sorgente emissiva, per quanto riguarda i casi di tutti i tumori, si ottiene un effetto protettivo, n°/a = - 3,19; invece, per il carcinoma del polmone ancora un aumento del rischio, n°/a = 0,17. Linfoma Non Hodgkin: A 1 km dalla sorgente emissiva abbiamo un effetto protettivo, n°/a = -0,13. Malformazioni congenite: A 2 km dalla sorgente emissiva, per quanto riguarda tutti i tipi di malformazioni congenite, si ottiene un effetto protettivo, n°/a = - 0.007. Per la palatoschisi si ottiene invece un aumento del rischio, n°/a = + 0,055 Conclusioni: Il "rischio zero" in termini di smaltimento dei rifiuti non esiste. Dai nostri dati, con poche eccezioni, emerge un lieve ruolo protettivo dei termovalorizzatori rispetto alle discariche. Questo effetto è presumibilmente maggiore per gli impianti di nuova generazione. La localizzazione ottimale di un nuovo impianto è ipotizzabile in base a direzione dei venti prevalenti, piovosità, traffico, infrastrutture stradali, altre fonti inquinanti esistenti, siti protetti, direzione dei corsi d’acqua superficiali e profondi, ecc. (essendo queste informazioni ormai disponibili in web per molti territori, l’effettuazione di VIS “at desktop” è ormai pratica di non costosa né lunga realizzazione).

Vencia, F., D'Ippolito, E., Siliquini, R., Nante, N. (2012). Valutazione di impatto sanitario di diverse tecnologie di trattamento dei rifiuti solidi urbani. In ATTI 45° CONGRESSO NAZIONALE S.It.I. "PREVENZIONE E SANITA' PUBBLICA AL SERVIZIO DEL PAESE. L'IGIENISTA VERSO LE NUOVE ESIGENZE DI SALUTE" (pp.360-360).

Valutazione di impatto sanitario di diverse tecnologie di trattamento dei rifiuti solidi urbani

NANTE, N.
2012-01-01

Abstract

Introduzione: E’ sempre più frequente la richiesta di Valutazioni di Impatto sulla Salute Umana (VIS) per ottimizzare la gestione dei rifiuti solidi urbani (RSU). L’attenzione dei decisori è rivolta sia alla stima dei possibili effetti sulla salute di una popolazione esposta a diverse modalità/tecniche di smaltimento sia alla scelta del miglior sito per localizzare gli impianti. Metodi: Attraverso una VIS “at desktop” abbiamo preso in considerazione una ipotetica comunità di 100.000 abitanti. Come popolazione standard e densità abitativa abbiamo preso a riferimento i valori toscani. Abbiamo considerato le informazioni scientifiche concernenti l'immissione di inquinanti (chimici, biologici, fisici) da parte di impianti di diversa concezione (termovalorizzazione, discarica, trattamento meccanico biologico), in substrati diversi (aria, acqua, suolo, cibo) ed i loro effetti sulla salute umana. Come portata dell’impianto è stato considerato un carico di circa 90.000 t/a. E’ stato applicato il rischio relativo (RR) trovato in letteratura alle caratteristiche della popolazione studiata. L’area di influenza è stata suddivisa in anelli concentrici di distanza dalla sorgente di emissione. Abbiamo creato tabelle di rischio per Carcinomi, Linfomi non Hodgkin e Malformazioni Congenite (le principali patologie incriminate), nelle differenti situazioni considerate, ipotizzando un incremento del numero di casi/anno (n°/a). Risultati: Relativamente al trattamento meccanico biologico le informazioni raccolte non hanno consentito confronti affidabili. Quanto di seguito si riferisce pertanto a termovalorizzatori verso discariche. Cancro: A 1,5 km dalla sorgente emissiva, per quanto riguarda tutti i tipi di tumori, si ottiene un effetto protettivo, n°/a = -0,43; invece, per il carcinoma del polmone si osserva un aumento del rischio, n°/a = 0,1. A 5 km dalla sorgente emissiva, per quanto riguarda i casi di tutti i tumori, si ottiene un effetto protettivo, n°/a = - 3,19; invece, per il carcinoma del polmone ancora un aumento del rischio, n°/a = 0,17. Linfoma Non Hodgkin: A 1 km dalla sorgente emissiva abbiamo un effetto protettivo, n°/a = -0,13. Malformazioni congenite: A 2 km dalla sorgente emissiva, per quanto riguarda tutti i tipi di malformazioni congenite, si ottiene un effetto protettivo, n°/a = - 0.007. Per la palatoschisi si ottiene invece un aumento del rischio, n°/a = + 0,055 Conclusioni: Il "rischio zero" in termini di smaltimento dei rifiuti non esiste. Dai nostri dati, con poche eccezioni, emerge un lieve ruolo protettivo dei termovalorizzatori rispetto alle discariche. Questo effetto è presumibilmente maggiore per gli impianti di nuova generazione. La localizzazione ottimale di un nuovo impianto è ipotizzabile in base a direzione dei venti prevalenti, piovosità, traffico, infrastrutture stradali, altre fonti inquinanti esistenti, siti protetti, direzione dei corsi d’acqua superficiali e profondi, ecc. (essendo queste informazioni ormai disponibili in web per molti territori, l’effettuazione di VIS “at desktop” è ormai pratica di non costosa né lunga realizzazione).
2012
Vencia, F., D'Ippolito, E., Siliquini, R., Nante, N. (2012). Valutazione di impatto sanitario di diverse tecnologie di trattamento dei rifiuti solidi urbani. In ATTI 45° CONGRESSO NAZIONALE S.It.I. "PREVENZIONE E SANITA' PUBBLICA AL SERVIZIO DEL PAESE. L'IGIENISTA VERSO LE NUOVE ESIGENZE DI SALUTE" (pp.360-360).
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