Caccia Tragica è un film sul tempo e su come il cinema possa renderlo visibile elaborandone una immagine complessa. Il passato e il presente sono le due dimensioni che si fronteggiano dall'inizio alla fine. I banditi incarnano il nazi-fascismo di ieri e i contadini rappresentano la nascente democrazia. La minaccia ritorna ed è necessario combattere di nuovo. La sconnessione degli ambienti è la forma visiva assunta dallo spazio di oggi, sottoposto alla perturbazione delle pressioni che giungono da un'altra epoca. Il tempo utilizza i procedimenti della finzione, che maschera e raddoppia l'esperienza reale. Lavora come il cinema, che viene utilizzato in modo esplicito, con il recupero dei modelli di due generi classici: i contadini sono il western e i banditi sono il noir. La finzione parla di sé e riflette sui procedimenti che la caratterizzano. Il motivo costante del film è il travestimento, che duplica le persone in figure del passato in grado di rendere ambiguo il presente. Viene problematizzata l'identità dei personaggi, che recitano e si trasformano, mettendo in scena atti di simulazione o copertura. Il tempo, come il cinema, è il doppio che ripete, replica e falsifica; ma così facendo mette in discussione, esprime e rivela la natura degli esseri umani.

Moneti, G. (2004). Studio su Caccia tragica : Giuseppe De Sanctis, 1947. SIENA : Nuova immagine.

Studio su Caccia tragica : Giuseppe De Sanctis, 1947

MONETI, GUGLIELMO
2004-01-01

Abstract

Caccia Tragica è un film sul tempo e su come il cinema possa renderlo visibile elaborandone una immagine complessa. Il passato e il presente sono le due dimensioni che si fronteggiano dall'inizio alla fine. I banditi incarnano il nazi-fascismo di ieri e i contadini rappresentano la nascente democrazia. La minaccia ritorna ed è necessario combattere di nuovo. La sconnessione degli ambienti è la forma visiva assunta dallo spazio di oggi, sottoposto alla perturbazione delle pressioni che giungono da un'altra epoca. Il tempo utilizza i procedimenti della finzione, che maschera e raddoppia l'esperienza reale. Lavora come il cinema, che viene utilizzato in modo esplicito, con il recupero dei modelli di due generi classici: i contadini sono il western e i banditi sono il noir. La finzione parla di sé e riflette sui procedimenti che la caratterizzano. Il motivo costante del film è il travestimento, che duplica le persone in figure del passato in grado di rendere ambiguo il presente. Viene problematizzata l'identità dei personaggi, che recitano e si trasformano, mettendo in scena atti di simulazione o copertura. Il tempo, come il cinema, è il doppio che ripete, replica e falsifica; ma così facendo mette in discussione, esprime e rivela la natura degli esseri umani.
2004
9788871452029
Moneti, G. (2004). Studio su Caccia tragica : Giuseppe De Sanctis, 1947. SIENA : Nuova immagine.
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