L’articolo analizza la novella apuleiana (met. 10,2-12) della matrigna innamorata del figliastro, che offre una versione ‘borghese’ del mito di Fedra e Ippolito, con lieto fine grazie all’aiuto di un medico saggio. L’innovazione introdotta da Apuleio rivela significative interferenze provenienti dalla tradizione novellistica, dove in storie affini – parallele o speculari rispetto alla fabula di Fedra – compare un medico, il cui ruolo è determinante per l’esito della vicenda: la storia di Antioco e Stratonice, ma anche quella, trascurata dalla critica apuleiana, di Perdicca di Macedonia, innamorato dell’amante del padre, in cui è figura chiave il mitico Ippocrate. L’articolo dimostra inoltre come Apuleio abbia a sua volta influito sulla successiva evoluzione della saga di Perdicca, in particolare sull’Aegritudo Perdicae, l’anonimo poemetto composto probabilmente in Africa alla fine del V secolo da un imitatore di Draconzio: la storia dell’amore incestuoso di Perdicca per quella che, in questa versione, è divenuta la madre combina elementi di matrice epico-tragica (il mito di Fedra evocato ‘al rovescio’, di Edipo, di Mirra) a suggestioni apuleiane sfuggite alla critica (ricavate non solo dalla novella della matrigna, ma anche dalla favola di Psiche, come mostra la presenza e il ruolo di Cupido). La fortuna di Apuleio nell’Africa vandalica tra V e VI secolo è confermata da Fulgenzio, che nelle Mythologiae ci offre un’ultima riscrittura allegorica della novella di Perdicca. // This article analyzes the Apuleian tale (met. 10,2-12) of the stepmother in love with her son-in-law, which offers a ‘bourgeois’ version of the myth of Phaedra and Hippolytus, with an ending that turns out happily thanks to the help of a wise physician. The innovation introduced by Apuleius reveals significant interferences deriving from the short-story tradition, where in similar tales – parallel or specular to the fabula of Phaedra – a doctor comes onto the scene and plays a key role in the outcome of the plot: the story of Antiochus and Stratonice, but also the story, ignored by Apuleian criticism, of Perdiccas of Macedon, in love with his father’s mistress, where the mythical Hippocrates is a key figure. The paper also demonstrates that Apuleius in turn had an influence on the subsequent evolution of the saga of Perdiccas, in particular on the Aegritudo Perdicae, the anonymous poem probably composed in Africa at the end of the 5th century by an imitator of Dracontius. In this version the story of the incestuous love of Perdiccas for the woman who has become his mother combines elements of an epic-tragic matrix (the myth of Phaedra evoked ‘in reverse’, of Edipus, of Myrrha) with Apuleian elements ignored by criticism (taken not only from the tale of the stepmother, but also from the fable Psyche, as is shown by the presence and role of Cupid). The fortune of Apuleius in Vandalic Africa between the 5th and the 6th centuries is confirmed by Fulgentius, who in his Mythologiae offers a final allegorical rewriting of the tale of Perdiccas.

Mattiacci, S. (2007). Da Apuleio all'Aegritudo Perdicae: nuove metamorfosi del tema di Fedra.. In Fedra: versioni e riscritture di un mito classico (Atti del convegno, Firenze, 2-3/4/2003) (pp.103-128). EDIZIONI POLISTAMPA.

Da Apuleio all'Aegritudo Perdicae: nuove metamorfosi del tema di Fedra.

MATTIACCI, SILVIA
2007-01-01

Abstract

L’articolo analizza la novella apuleiana (met. 10,2-12) della matrigna innamorata del figliastro, che offre una versione ‘borghese’ del mito di Fedra e Ippolito, con lieto fine grazie all’aiuto di un medico saggio. L’innovazione introdotta da Apuleio rivela significative interferenze provenienti dalla tradizione novellistica, dove in storie affini – parallele o speculari rispetto alla fabula di Fedra – compare un medico, il cui ruolo è determinante per l’esito della vicenda: la storia di Antioco e Stratonice, ma anche quella, trascurata dalla critica apuleiana, di Perdicca di Macedonia, innamorato dell’amante del padre, in cui è figura chiave il mitico Ippocrate. L’articolo dimostra inoltre come Apuleio abbia a sua volta influito sulla successiva evoluzione della saga di Perdicca, in particolare sull’Aegritudo Perdicae, l’anonimo poemetto composto probabilmente in Africa alla fine del V secolo da un imitatore di Draconzio: la storia dell’amore incestuoso di Perdicca per quella che, in questa versione, è divenuta la madre combina elementi di matrice epico-tragica (il mito di Fedra evocato ‘al rovescio’, di Edipo, di Mirra) a suggestioni apuleiane sfuggite alla critica (ricavate non solo dalla novella della matrigna, ma anche dalla favola di Psiche, come mostra la presenza e il ruolo di Cupido). La fortuna di Apuleio nell’Africa vandalica tra V e VI secolo è confermata da Fulgenzio, che nelle Mythologiae ci offre un’ultima riscrittura allegorica della novella di Perdicca. // This article analyzes the Apuleian tale (met. 10,2-12) of the stepmother in love with her son-in-law, which offers a ‘bourgeois’ version of the myth of Phaedra and Hippolytus, with an ending that turns out happily thanks to the help of a wise physician. The innovation introduced by Apuleius reveals significant interferences deriving from the short-story tradition, where in similar tales – parallel or specular to the fabula of Phaedra – a doctor comes onto the scene and plays a key role in the outcome of the plot: the story of Antiochus and Stratonice, but also the story, ignored by Apuleian criticism, of Perdiccas of Macedon, in love with his father’s mistress, where the mythical Hippocrates is a key figure. The paper also demonstrates that Apuleius in turn had an influence on the subsequent evolution of the saga of Perdiccas, in particular on the Aegritudo Perdicae, the anonymous poem probably composed in Africa at the end of the 5th century by an imitator of Dracontius. In this version the story of the incestuous love of Perdiccas for the woman who has become his mother combines elements of an epic-tragic matrix (the myth of Phaedra evoked ‘in reverse’, of Edipus, of Myrrha) with Apuleian elements ignored by criticism (taken not only from the tale of the stepmother, but also from the fable Psyche, as is shown by the presence and role of Cupid). The fortune of Apuleius in Vandalic Africa between the 5th and the 6th centuries is confirmed by Fulgentius, who in his Mythologiae offers a final allegorical rewriting of the tale of Perdiccas.
2007
9788859601579
Mattiacci, S. (2007). Da Apuleio all'Aegritudo Perdicae: nuove metamorfosi del tema di Fedra.. In Fedra: versioni e riscritture di un mito classico (Atti del convegno, Firenze, 2-3/4/2003) (pp.103-128). EDIZIONI POLISTAMPA.
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