Il saggio affronta la questione del processo di alterazione della subordinazione (nel senso di un accrescimento o di un alleggerimento dei poteri datoriali in seno al rapporto di lavoro) in riferimento a tipologie contrattuali caratterizzate da forme di flessibilità oraria di impiego della manodopera. Partendo da un esame del significato etimologico del lemma “flessibilità”, le valutazioni condotte si appuntano sulla c.d. “flessibilità interna”, ovvero dell’orario di lavoro, consentendo all’A. di affermare come alla flessibilità letta all’interno del rapporto di lavoro subordinato consegua in pari misura anche una flessibilità della subordinazione intesa in senso tecnico-funzionale, quando in favore di una parte del rapporto di lavoro, quando dell’altra. Con tale obiettivo ricostruttivo, che conduce in ultimo alla verifica di come non sempre vi sia rispondenza diretta tra accrescimento/decremento dei poteri datoriali e soggetto a vantaggio del quale la flessibilità oraria è congegnata, gli aspetti affrontati si sviluppano attorno ai vari modelli di flessibilità oraria ad oggi esistenti ed alle varie tecniche di valutazione di questi finora sperimentate.
Lazzeroni, L. (2009). Appunti sulla flessibilità oraria del lavoro per una rilettura della subordinazione. In B.V. V. Bavaro (a cura di), Le dimensioni giuridiche dei tempi di lavoro (pp. 109-130). BARI : Cacucci Editore.
Appunti sulla flessibilità oraria del lavoro per una rilettura della subordinazione
LAZZERONI, LARA
2009-01-01
Abstract
Il saggio affronta la questione del processo di alterazione della subordinazione (nel senso di un accrescimento o di un alleggerimento dei poteri datoriali in seno al rapporto di lavoro) in riferimento a tipologie contrattuali caratterizzate da forme di flessibilità oraria di impiego della manodopera. Partendo da un esame del significato etimologico del lemma “flessibilità”, le valutazioni condotte si appuntano sulla c.d. “flessibilità interna”, ovvero dell’orario di lavoro, consentendo all’A. di affermare come alla flessibilità letta all’interno del rapporto di lavoro subordinato consegua in pari misura anche una flessibilità della subordinazione intesa in senso tecnico-funzionale, quando in favore di una parte del rapporto di lavoro, quando dell’altra. Con tale obiettivo ricostruttivo, che conduce in ultimo alla verifica di come non sempre vi sia rispondenza diretta tra accrescimento/decremento dei poteri datoriali e soggetto a vantaggio del quale la flessibilità oraria è congegnata, gli aspetti affrontati si sviluppano attorno ai vari modelli di flessibilità oraria ad oggi esistenti ed alle varie tecniche di valutazione di questi finora sperimentate.File | Dimensione | Formato | |
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