I contributi raccolti in questo volume appartengono a un percorso di ricerca, in corso da diversi anni, su temi della Dipendenza sociale, che ha trovato un nuovo significativo impulso nel seminario internazionale tenutosi a Siena nel settembre del 2004, sul tema “Life on loan, la vita in prestito”. Non si tratta degli atti di un convegno in senso stretto; piuttosto, di una esperienza di “cantiere”, di un ideale laboratorio comparativo e teorico che riunisce studiosi di diverse discipline (antropologi, storici) e che configura quello specifico ambito di ricerca che si può oggi definire antropologia del debito. Dalla variegata galleria antropologica proposta (i ragazzi apprendisti delle botteghe artigiane in Costa d’Avorio, il lavoro delle bambine in Africa occidentale, il lavoro banded in India, i paradossi della dipendenza familiare nelle caste elevate dell’India del Sud, il debito matrimoniale in Ghana e i “debiti di donne” in Costa d’Avorio, la prostituzione gestita da maîtresses-padrone in Italia), affiorano alcuni interrogativi emblematici: in che modo può essere posto oggi il tema della libertà, della giustizia e del riconoscimento dei diritti quando si tratta di lavoro e di dipendenza, di lavoro asservito, di lavoro dei bambini? In quale modo si legittima il controllo familiare e di gruppo sui diritti personali a fronte del mutare, generalmente indotto, dei modelli riproduttivi, delle dinamiche demografiche e dell’egemonia del mercato? Interrogativi in qualche misura convergenti nella radicale domanda che Claude Meillassoux si pone in quello che è forse il suo ultimo contributo scientifico: “A chi dobbiamo la vita?”.

Solinas, P.G. (a cura di). (2007). La vita in prestito. Debito, Lavoro, Dipendenza. LECCE : Argo.

La vita in prestito. Debito, Lavoro, Dipendenza

SOLINAS, PIER GIORGIO
2007-01-01

Abstract

I contributi raccolti in questo volume appartengono a un percorso di ricerca, in corso da diversi anni, su temi della Dipendenza sociale, che ha trovato un nuovo significativo impulso nel seminario internazionale tenutosi a Siena nel settembre del 2004, sul tema “Life on loan, la vita in prestito”. Non si tratta degli atti di un convegno in senso stretto; piuttosto, di una esperienza di “cantiere”, di un ideale laboratorio comparativo e teorico che riunisce studiosi di diverse discipline (antropologi, storici) e che configura quello specifico ambito di ricerca che si può oggi definire antropologia del debito. Dalla variegata galleria antropologica proposta (i ragazzi apprendisti delle botteghe artigiane in Costa d’Avorio, il lavoro delle bambine in Africa occidentale, il lavoro banded in India, i paradossi della dipendenza familiare nelle caste elevate dell’India del Sud, il debito matrimoniale in Ghana e i “debiti di donne” in Costa d’Avorio, la prostituzione gestita da maîtresses-padrone in Italia), affiorano alcuni interrogativi emblematici: in che modo può essere posto oggi il tema della libertà, della giustizia e del riconoscimento dei diritti quando si tratta di lavoro e di dipendenza, di lavoro asservito, di lavoro dei bambini? In quale modo si legittima il controllo familiare e di gruppo sui diritti personali a fronte del mutare, generalmente indotto, dei modelli riproduttivi, delle dinamiche demografiche e dell’egemonia del mercato? Interrogativi in qualche misura convergenti nella radicale domanda che Claude Meillassoux si pone in quello che è forse il suo ultimo contributo scientifico: “A chi dobbiamo la vita?”.
2007
9788882343736
Solinas, P.G. (a cura di). (2007). La vita in prestito. Debito, Lavoro, Dipendenza. LECCE : Argo.
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