L’enunciazione è uno dei concetti su cui negli ultimi cinquant’anni maggiormente si sono impegnati linguisti, semiologi, studiosi di narratologia, cinema e comunicazioni di massa. Si tratta di un fenomeno centrale nei processi comunicativi, sia nelle situazioni di interazione “faccia a faccia”, sia nei testi, senza però confondersi o identificarsi con la comunicazione tout-court. Per echeggiare le parole di Émile Benveniste, che ha portato la nozione al livello di nuovo paradigma delle scienze umane, essa è definibile come l’atto individuale attraverso il quale un determinato soggetto assume l’intero thesaurus del codice linguistico-espressivo come strumento e lo rende funzionante, ricorrendo ad un preciso apparato formale (che comprende i pronomi personali, le forme deittiche, quelle temporali, le modalità e le grandi funzioni sintattiche – l’interrogazione, l’intimazione, l’asserzione - attraverso le quali l’uomo esercita la sua influenza sugli altri uomini). Meccanismo soggettivo per eccellenza, l’enunciazione è il più potente mezzo di istaurazione della dimensione dialogica e intersoggettiva. Per quanto essa si mostri senza essere asserita, una caratterizzazione dell’enunciazione fa parte del senso di ogni enunciato. L’enunciazione costituisce anche il mezzo attraverso il quale una serie di figure vengono ad istallarsi nel discorso, dando luogo ai fenomeni di polifonia, sia di voci, sia di punti di vista. É poi il meccanismo responsabile dell’ inserzione testuale dei delegati di parola e dei simulacri del soggetto nei testi letterari e massmediologici. Essa infine modula le nuove forme di comunicazione telematica, riorganizzandone le occorrenze in spazi e tempi virtuali, che promuovono le forme di una soggettività nuova, proteiforme ed evanescente.

Manetti, G. (2008). L'enunciazione. Dalla svolta comunicativa ai nuovi media. MILANO : Mondadori Università.

L'enunciazione. Dalla svolta comunicativa ai nuovi media

MANETTI, GIOVANNI
2008-01-01

Abstract

L’enunciazione è uno dei concetti su cui negli ultimi cinquant’anni maggiormente si sono impegnati linguisti, semiologi, studiosi di narratologia, cinema e comunicazioni di massa. Si tratta di un fenomeno centrale nei processi comunicativi, sia nelle situazioni di interazione “faccia a faccia”, sia nei testi, senza però confondersi o identificarsi con la comunicazione tout-court. Per echeggiare le parole di Émile Benveniste, che ha portato la nozione al livello di nuovo paradigma delle scienze umane, essa è definibile come l’atto individuale attraverso il quale un determinato soggetto assume l’intero thesaurus del codice linguistico-espressivo come strumento e lo rende funzionante, ricorrendo ad un preciso apparato formale (che comprende i pronomi personali, le forme deittiche, quelle temporali, le modalità e le grandi funzioni sintattiche – l’interrogazione, l’intimazione, l’asserzione - attraverso le quali l’uomo esercita la sua influenza sugli altri uomini). Meccanismo soggettivo per eccellenza, l’enunciazione è il più potente mezzo di istaurazione della dimensione dialogica e intersoggettiva. Per quanto essa si mostri senza essere asserita, una caratterizzazione dell’enunciazione fa parte del senso di ogni enunciato. L’enunciazione costituisce anche il mezzo attraverso il quale una serie di figure vengono ad istallarsi nel discorso, dando luogo ai fenomeni di polifonia, sia di voci, sia di punti di vista. É poi il meccanismo responsabile dell’ inserzione testuale dei delegati di parola e dei simulacri del soggetto nei testi letterari e massmediologici. Essa infine modula le nuove forme di comunicazione telematica, riorganizzandone le occorrenze in spazi e tempi virtuali, che promuovono le forme di una soggettività nuova, proteiforme ed evanescente.
2008
9788888242651
Manetti, G. (2008). L'enunciazione. Dalla svolta comunicativa ai nuovi media. MILANO : Mondadori Università.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/22442