Art.8 (contratti individuali di lavoro)

La disciplina del contratto di lavoro individuale contenuta nel nuovo art. 8 del regolamento 593/2008, più comunemente definito “Roma I”, presenta forti elementi di continuità con l’omologo art. 6 della convenzione di Roma del 1980. La prospettiva dalla quale si è partiti nella redazione del nuovo testo dell’art. 8 non è dunque quella di una riforma del sistema vigente, bensì, più semplicemente, quella di introdurre delle correzioni capaci di ovviare ad alcune incertezze interpretative derivanti dall’applicazione della convenzione, lasciando però ferma l’idea originaria della migliore tutela possibile del lavoratore. Su queste premesse, il nostro lavoro tenta di verificare se gli obbiettivi sono stati centrati e se e quali aggiustamenti sarebbero stati necessari o potrebbero comunque provenire in via interpretativa, considerata la giurisprudenza della Corte gi Giustizia UE sul Regolamento 44/2001 e l’influenza che inevitabilmente la Corte avrà su questa materia. Le principali questioni trattate sono dunque i limiti e le correzioni possibili sul criterio della scelta della legge applicabile; il rilievo delle novità apportate al criterio sussidiario in tema di legge applicabile in mancanza di scelta, focalizzandosi sulle soluzioni interpretative che meglio assicurino l’obbiettivo della determinabilità e certezza della legge applicabile; le problematiche inerenti al mantenimento del criterio del luogo di prevalente localizzazione, quale criterio alternativo che mina proprio gli obiettivi di certezza e prevedibilità, quali supporto per la tutela della parte debole del rapporto; l’analisi della tematica più generale delle norme di applicazione necessaria e l’emergere proprio nel settore del diritto del lavoro di possibili contrasti tra tradizioni nazionali e principi fondamentali dell’ordinamento dell’UE, attraverso cui si sovverte la tradizionale gerarchia propria della teoria generale del diritto internazionale privato.