Dagli anni ’70 del secolo scorso, la graduale trasformazione dell’assetto istituzionale belga da accentrato a regionale culminava nella adozione della soluzione federale, consacrata nella nuova Costituzione del 1994. In Belgio alla diversità etnica e linguistica si aggiungono da sempre rilevanti differenze sociali, religiose, economiche e politiche che hanno contribuito a forgiare la forma statuale con tratti assolutamente peculiari nel panorama degli Stati federali contemporanei. Non sembra tuttavia che l’obiettivo in tal modo perseguito di ridurre le tensioni interetniche, al medesimo tempo conservando il carattere unitario dello Stato, sia riuscito a trovare concreta ed efficace attuazione. L’accesa conflittualità che permane tra i due maggiori gruppi linguistici, nonché la presenza già ora, in un contesto formalmente proclamato come federale, di meccanismi istituzionali operanti di fatto in senso confederativo sono tali da lasciar presagire che il processo di accomodamento tra istanze identitarie e territoriali non abbia esaurito la sua forza propulsiva e possa anzi spingersi fino al punto estremo della dissoluzione della cornice unitaria, qualora il sistema attuale non dovesse più rivelarsi idoneo a rispondere alle esigenze della complessa e frammentata società belga.

Piergigli, V. (2010). Diversità linguistica e (dis)soluzione federale: il caso del Belgio. In Federalismi a confronto (pp. 171-200). Padova : Cedam.

Diversità linguistica e (dis)soluzione federale: il caso del Belgio

PIERGIGLI, VALERIA
2010-01-01

Abstract

Dagli anni ’70 del secolo scorso, la graduale trasformazione dell’assetto istituzionale belga da accentrato a regionale culminava nella adozione della soluzione federale, consacrata nella nuova Costituzione del 1994. In Belgio alla diversità etnica e linguistica si aggiungono da sempre rilevanti differenze sociali, religiose, economiche e politiche che hanno contribuito a forgiare la forma statuale con tratti assolutamente peculiari nel panorama degli Stati federali contemporanei. Non sembra tuttavia che l’obiettivo in tal modo perseguito di ridurre le tensioni interetniche, al medesimo tempo conservando il carattere unitario dello Stato, sia riuscito a trovare concreta ed efficace attuazione. L’accesa conflittualità che permane tra i due maggiori gruppi linguistici, nonché la presenza già ora, in un contesto formalmente proclamato come federale, di meccanismi istituzionali operanti di fatto in senso confederativo sono tali da lasciar presagire che il processo di accomodamento tra istanze identitarie e territoriali non abbia esaurito la sua forza propulsiva e possa anzi spingersi fino al punto estremo della dissoluzione della cornice unitaria, qualora il sistema attuale non dovesse più rivelarsi idoneo a rispondere alle esigenze della complessa e frammentata società belga.
2010
9788813291044
Piergigli, V. (2010). Diversità linguistica e (dis)soluzione federale: il caso del Belgio. In Federalismi a confronto (pp. 171-200). Padova : Cedam.
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