Il quadro teorico e metodologico che emerge dal campo dei practice-based studies offre al dibattito pedagogico nuove categorie di analisi dell’attività lavorativa e dei processi di conoscenza che in essa si attivano. Concetti quali quelli di “comunità di pratiche”, di “pratiche riflessive”, di “apprendimento situato”, sono alcuni degli elementi che hanno sollecitato gli studi pedagogici ad avvicinarsi ulteriormente allo studio dei contesti di lavoro. In questa prospettiva il saggio discute come in particolare nell’ultimo decennio l’indagine pedagogica ha condiviso oggetti di ricerca appartenenti ad altri ambiti disciplinari: - la valorizzazione del ruolo della pratica nei processi di costruzione della conoscenza e il conseguente riconoscimento dei professionisti come soggetti che apprendono da ciò che fanno e che producono dei saperi capaci di interpretare e risolvere i problemi che incontrano; - la descrizione dell’apprendimento nei diversi contesti sociali come un processo di apprendistato, cioè come una pratica contestualizzata, inserita in un quadro significativo di attività che ha a che fare con la partecipazione e l’appartenenza; - la ritematizzazione della formazione come azione situata ed esperienza riflessiva in grado di supportare i processi di apprendimento posti in atto dai professionisti dentro i contesti lavorativi. Il contributo dà risalto ad alcuni elementi emergenti dalla discussione nazionale e internazionale sui processi di costruzione di conoscenza nei luoghi di lavoro individuando alcuni concetti chiave. In particolare considerazione è tenuto il concetto di “pratiche riflessive”, termine che richiama approcci partecipativi e formative attenti sia alla valorizzazione dell’esperienza e del sapere pratico, sia delle potenzialità del pensiero riflessivo e dell’indagine critica dell’esperienza professionale. Il saggio si concentra conseguentemente su questi due aspetti: 1) la formazione nelle organizzazioni è sempre più interpretabile come pratica volta a sostenere, validare, trasformare l’esperienza professionale dei soggetti e delle comunità lavorative; 2) la ricerca educativa diventa sempre più il congegno attraverso il quale indagare empiricamente oggetti situati, problemi circostanziati ed emergenti dall’esperienza, pratiche e sistemi di significato ancorati ai sistemi di attività entro cui i soggetti vivono e lavorano. Ciò che infine si considera è il passaggio teorico e metodologico dell’intervento formativo da acontestuale, astorico e generale a sociale, situato e idiografico.

Fabbri, L. (2010). Ricerca pedagogica e pratiche lavorative. In PRATICHE LAVORATIVE. STUDI PEDAGOGICI PER LA FORMAZIONE (pp. 15-34). MILANO : Guerini e Associati.

Ricerca pedagogica e pratiche lavorative

FABBRI, LORETTA
2010-01-01

Abstract

Il quadro teorico e metodologico che emerge dal campo dei practice-based studies offre al dibattito pedagogico nuove categorie di analisi dell’attività lavorativa e dei processi di conoscenza che in essa si attivano. Concetti quali quelli di “comunità di pratiche”, di “pratiche riflessive”, di “apprendimento situato”, sono alcuni degli elementi che hanno sollecitato gli studi pedagogici ad avvicinarsi ulteriormente allo studio dei contesti di lavoro. In questa prospettiva il saggio discute come in particolare nell’ultimo decennio l’indagine pedagogica ha condiviso oggetti di ricerca appartenenti ad altri ambiti disciplinari: - la valorizzazione del ruolo della pratica nei processi di costruzione della conoscenza e il conseguente riconoscimento dei professionisti come soggetti che apprendono da ciò che fanno e che producono dei saperi capaci di interpretare e risolvere i problemi che incontrano; - la descrizione dell’apprendimento nei diversi contesti sociali come un processo di apprendistato, cioè come una pratica contestualizzata, inserita in un quadro significativo di attività che ha a che fare con la partecipazione e l’appartenenza; - la ritematizzazione della formazione come azione situata ed esperienza riflessiva in grado di supportare i processi di apprendimento posti in atto dai professionisti dentro i contesti lavorativi. Il contributo dà risalto ad alcuni elementi emergenti dalla discussione nazionale e internazionale sui processi di costruzione di conoscenza nei luoghi di lavoro individuando alcuni concetti chiave. In particolare considerazione è tenuto il concetto di “pratiche riflessive”, termine che richiama approcci partecipativi e formative attenti sia alla valorizzazione dell’esperienza e del sapere pratico, sia delle potenzialità del pensiero riflessivo e dell’indagine critica dell’esperienza professionale. Il saggio si concentra conseguentemente su questi due aspetti: 1) la formazione nelle organizzazioni è sempre più interpretabile come pratica volta a sostenere, validare, trasformare l’esperienza professionale dei soggetti e delle comunità lavorative; 2) la ricerca educativa diventa sempre più il congegno attraverso il quale indagare empiricamente oggetti situati, problemi circostanziati ed emergenti dall’esperienza, pratiche e sistemi di significato ancorati ai sistemi di attività entro cui i soggetti vivono e lavorano. Ciò che infine si considera è il passaggio teorico e metodologico dell’intervento formativo da acontestuale, astorico e generale a sociale, situato e idiografico.
2010
9788862502429
Fabbri, L. (2010). Ricerca pedagogica e pratiche lavorative. In PRATICHE LAVORATIVE. STUDI PEDAGOGICI PER LA FORMAZIONE (pp. 15-34). MILANO : Guerini e Associati.
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