Il pino nero di cui si è interessato il SelPiBioLife (Pinus nigra var. austriaca Hoss. e Pinus nigra var. calabrica Delam.) è diffuso su oltre 200.000 ettari in Italia e più di 800.000 ettari in Europa. In Italia, dal 1880 ai primi anni ‘70, si è impiegata questa specie per realizzare rimboschimenti con lo scopo di recuperare terreni montani superficiali, poco fertili e/o degradati dal pascolo. La maggior parte delle piantagioni di pino nero, pressoché pure, ha oggi un’età compresa tra 47 e 67 anni. Il problema che le riguarda, e che è stato affrontato dal progetto SelPiBioLife, è che a pochi anni dall’impianto dovevano essere effettuati diradamenti che non sono mai stati fatti. La forte densità iniziale ha determinato la crescita di piante con tronchi lunghi e sottili, generalmente poco stabili, ma oggi ancora più a rischio per gli eventi estremi originati dal cambiamento climatico. Il forte ombreggiamento delle chiome, a sua volta, causando un ridotto afflusso di luce, potrebbe avere provocato anche una limitata biodiversità al suolo

Cantiani, P., Bianchetto, E., De Meo, I., Landi, S., Mocali, S., Salerni, E., et al. (2019). Layman’s report - Selvicoltura innovativa per accrescere stabilità e biodiversità dei popolamenti artificiali di pino nero - Innovative silviculture to improve both stability and biodiversity of artificial stands of black pine.

Layman’s report - Selvicoltura innovativa per accrescere stabilità e biodiversità dei popolamenti artificiali di pino nero - Innovative silviculture to improve both stability and biodiversity of artificial stands of black pine

Salerni, E.
Project Administration
;
2019-01-01

Abstract

Il pino nero di cui si è interessato il SelPiBioLife (Pinus nigra var. austriaca Hoss. e Pinus nigra var. calabrica Delam.) è diffuso su oltre 200.000 ettari in Italia e più di 800.000 ettari in Europa. In Italia, dal 1880 ai primi anni ‘70, si è impiegata questa specie per realizzare rimboschimenti con lo scopo di recuperare terreni montani superficiali, poco fertili e/o degradati dal pascolo. La maggior parte delle piantagioni di pino nero, pressoché pure, ha oggi un’età compresa tra 47 e 67 anni. Il problema che le riguarda, e che è stato affrontato dal progetto SelPiBioLife, è che a pochi anni dall’impianto dovevano essere effettuati diradamenti che non sono mai stati fatti. La forte densità iniziale ha determinato la crescita di piante con tronchi lunghi e sottili, generalmente poco stabili, ma oggi ancora più a rischio per gli eventi estremi originati dal cambiamento climatico. Il forte ombreggiamento delle chiome, a sua volta, causando un ridotto afflusso di luce, potrebbe avere provocato anche una limitata biodiversità al suolo
2019
Cantiani, P., Bianchetto, E., De Meo, I., Landi, S., Mocali, S., Salerni, E., et al. (2019). Layman’s report - Selvicoltura innovativa per accrescere stabilità e biodiversità dei popolamenti artificiali di pino nero - Innovative silviculture to improve both stability and biodiversity of artificial stands of black pine.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1147063