Il saggio ricostruisce i più recenti orientamenti della Corte di Lussemburgo e della Corte di Strasburgo in materia di ne bis in idem. In particolare, si sofferma, dapprima, sull’introduzione in via legislativa di un meccanismo di compensazione sanzionatoria per i reati di market abuse nell’ordinamento italiano (d. lgs. n. 107 del 2018). Dopodiché esamina i più recenti interventi dei giudici nazionali italiana e le ricadute interpretative del meccanismo di compensazione sanzionatoria nella giurisprudenza italiana. Il saggio prosegue poi analizzando un’importante sentenza della Corte EDU pronunciata nei confronti della Francia (sentenza Nodet ), nella quale la Corte EDU ha applicato in maniera rigoroso la close connection nei procedimenti sanzionatori in tema di market abuse. Infine, particolare attenzione viene dedicata alla sentenza n. 222 del 2019 della Corte costituzionale, che interviene ancora sul doppio binario sanzionatorio. Le conclusioni evidenziano alcuni problemi ancora non risolti e si soffermano sull’atteggiamento “realistico” delle Corti sia interne che europee: è stato difatti superato l’iniziale automatismo rivendicato in materia di applicazione del divieto di bis in idem dalla Corte EDU per valorizzare la discrezionalità del giudice, che permette di adottare decisioni “più accettabili” da parte degli Stati membri

Bindi, E. (2020). La delimitazione dei confini del ne bis in idem: dall’automatismo alla discrezionalità del giudice. CONSULTA ONLINE, Liber amicorum per Pasquale Costanzo, 1-26.

La delimitazione dei confini del ne bis in idem: dall’automatismo alla discrezionalità del giudice

Bindi, Elena
2020-01-01

Abstract

Il saggio ricostruisce i più recenti orientamenti della Corte di Lussemburgo e della Corte di Strasburgo in materia di ne bis in idem. In particolare, si sofferma, dapprima, sull’introduzione in via legislativa di un meccanismo di compensazione sanzionatoria per i reati di market abuse nell’ordinamento italiano (d. lgs. n. 107 del 2018). Dopodiché esamina i più recenti interventi dei giudici nazionali italiana e le ricadute interpretative del meccanismo di compensazione sanzionatoria nella giurisprudenza italiana. Il saggio prosegue poi analizzando un’importante sentenza della Corte EDU pronunciata nei confronti della Francia (sentenza Nodet ), nella quale la Corte EDU ha applicato in maniera rigoroso la close connection nei procedimenti sanzionatori in tema di market abuse. Infine, particolare attenzione viene dedicata alla sentenza n. 222 del 2019 della Corte costituzionale, che interviene ancora sul doppio binario sanzionatorio. Le conclusioni evidenziano alcuni problemi ancora non risolti e si soffermano sull’atteggiamento “realistico” delle Corti sia interne che europee: è stato difatti superato l’iniziale automatismo rivendicato in materia di applicazione del divieto di bis in idem dalla Corte EDU per valorizzare la discrezionalità del giudice, che permette di adottare decisioni “più accettabili” da parte degli Stati membri
2020
Bindi, E. (2020). La delimitazione dei confini del ne bis in idem: dall’automatismo alla discrezionalità del giudice. CONSULTA ONLINE, Liber amicorum per Pasquale Costanzo, 1-26.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1091806