“First Week Is Editorial, Second Week Is Algorithmic”: Platform Gatekeepers and the Platformization of Music Curation

This article investigates the logics that underpin music curation, and particularly the work of music curators, working at digital music streaming platforms. Based on ethnographic research that combines participant observation and a set of interviews with key informants, the article questions the relationship between algorithmic and human curation and the specific workings of music curation as a form of platform gatekeeping. We argue that music streaming platforms in combining proprietary algorithms and human curators constitute the “new gatekeepers” in an industry previously dominated by human intermediaries such as radio programmers, journalists, and other experts. The article suggests understanding this gatekeeping activity as a form of “algo-torial power” that has the ability to set the “listening agendas” of global music consumers. While the power of traditional gatekeepers was mainly of an editorial nature, albeit data had some relevance in orienting their choices, the power of platform gatekepeers is an editorial power “augmented” and enhanced by algorithms and big data. Platform gatekeepers have more data, more tools to manage and to make sense of these data, and thus more power than their predecessors. Platformization of music curation then consists of a data-intense gatekeeping activity, based on different mixes of algo-torial logics, that produces new regimes of visibility. This makes the platform capitalistic model potentially more efficient than industrial capitalism in transforming audience attention into data and data into commodities.

Questo articolo indaga le logiche alla base della curatela musicale, e in particolare il lavoro dei curatori musicali, che lavorano nelle piattaforme di streaming musicale digitale. Basato su una ricerca etnografica che combina l'osservazione partecipante e una serie di interviste con informatori chiave, l'articolo si interroga sulla relazione tra la curatela algoritmica e quella umana e sul funzionamento specifico della curatela musicale come forma di "platform gatekeeping". Noi sosteniamo che le piattaforme di streaming musicale, combinando algoritmi proprietari e curatori umani, costituiscono i "nuovi guardiani di passo" di un'industria precedentemente dominata da intermediari umani come programmatori radiofonici, giornalisti e altri esperti. L'articolo suggerisce di intendere questa attività di gatekeeping come una forma di "potere algo-toriale" che ha la capacità di impostare le "agende di ascolto" dei consumatori globali di musica. Mentre il potere dei gatekeeper tradizionali era principalmente di natura editoriale, anche se i dati avevano una certa rilevanza nell'orientare le loro scelte, il potere dei gatekeeper delle piattaforme è un potere editoriale "aumentato" e potenziato da algoritmi e big data. I gatekeeper delle piattaforme hanno più dati, più strumenti per gestire e dare un senso a questi dati, e quindi più potere dei loro predecessori. La platform curation della musica consiste quindi in un'attività di gatekeeping ad alta intensità di dati, basata su diversi mix di logiche algo-toriali, che produce nuovi regimi di visibilità. Questo rende il modello capitalistico della piattaforma potenzialmente più efficiente del capitalismo industriale nel trasformare l'attenzione del pubblico in dati e i dati in merci.