Si tratta di una prima lettura della riforma della class action, introdotta dalla L. 12 aprile 2019, n. 31 (pubblicata sulla G.U. n. 92 del 18 aprile 2019). Una riforma radicale delle azioni collettive, estesa anche a quelle inibitorie, con la quale si è cercato di superare le criticità ed i limiti della tutela collettiva fino ad ora sperimentati nel nostro ordinamento. Tra le principali novità: - l’inserimento della nuova normativa all’interno del codice di procedura civile, quindi non più destinata esclusivamente ai consumatori; - l’eliminazione dei limiti di natura oggettiva, per cui l’azione di classe diverrà uno strumento giudiziale ad amplissimo spettro, con cui potranno esser fatti valere sia diritti contrattuali che extracontrattuali; - la competenza delle sezioni specializzate in materia di impresa del luogo dove è ubicata la sede del soggetto chiamato a rispondere delle proprie condotte (salvo speciali regole per le azioni risarcitorie basate sulla violazione del diritto della concorrenza); - il riconoscimento della legittimazione attiva anche alle organizzazioni o associazioni senza scopo di lucro i cui obiettivi statutari comprendano la tutela dei diritti omogenei che si assumono violati. Altre novità di rilievo riguardano la fase istruttoria del procedimento collettivo e vanno a incidere sull'acquisizione e sulla valutazione delle prove. È cambiato, infine, in maniera significativa il funzionamento del meccanismo di opt-in, che si estrinseca nell'adesione attraverso la quale i componenti della classe manifestano (per via telematica) l'intenzione di unirsi all'iniziativa promossa da taluno di essi o da un'entità collettiva.

Palmieri, A. (2019). L. n. 31/2019: la riforma della class action. Milano : Wolters Kluwer Italia.

L. n. 31/2019: la riforma della class action

Palmieri, Alessandro
2019-01-01

Abstract

Si tratta di una prima lettura della riforma della class action, introdotta dalla L. 12 aprile 2019, n. 31 (pubblicata sulla G.U. n. 92 del 18 aprile 2019). Una riforma radicale delle azioni collettive, estesa anche a quelle inibitorie, con la quale si è cercato di superare le criticità ed i limiti della tutela collettiva fino ad ora sperimentati nel nostro ordinamento. Tra le principali novità: - l’inserimento della nuova normativa all’interno del codice di procedura civile, quindi non più destinata esclusivamente ai consumatori; - l’eliminazione dei limiti di natura oggettiva, per cui l’azione di classe diverrà uno strumento giudiziale ad amplissimo spettro, con cui potranno esser fatti valere sia diritti contrattuali che extracontrattuali; - la competenza delle sezioni specializzate in materia di impresa del luogo dove è ubicata la sede del soggetto chiamato a rispondere delle proprie condotte (salvo speciali regole per le azioni risarcitorie basate sulla violazione del diritto della concorrenza); - il riconoscimento della legittimazione attiva anche alle organizzazioni o associazioni senza scopo di lucro i cui obiettivi statutari comprendano la tutela dei diritti omogenei che si assumono violati. Altre novità di rilievo riguardano la fase istruttoria del procedimento collettivo e vanno a incidere sull'acquisizione e sulla valutazione delle prove. È cambiato, infine, in maniera significativa il funzionamento del meccanismo di opt-in, che si estrinseca nell'adesione attraverso la quale i componenti della classe manifestano (per via telematica) l'intenzione di unirsi all'iniziativa promossa da taluno di essi o da un'entità collettiva.
2019
9788859821045
Palmieri, A. (2019). L. n. 31/2019: la riforma della class action. Milano : Wolters Kluwer Italia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1075347