L’Histoire des Albigeois, meglio nota come la mise en prose della Chanson de la croisade contres les Albigeois, è un’opera di cui la critica letteraria si è occupata poco sino ad oggi. Il testo, nella sua Redazione 1 (precedentemente Redazione L), fulcro di questo lavoro, è trasmesso da tre testimoni redatti fra XVI e XVII secolo: P (Paris, Bibliothèque Nationale de France, fr. 4975), C (Carpentras, Bibliothèque Municipale Inguimbertine, 1829) che presenta la medesima lacuna del manoscritto precedente e, infine, T (Toulouse, Bibliothèque Municipale de Toulouse, ms. 608), l’unico testimone completo; esiste inoltre una Redazione 2, tramandata dal codice siglato M, conservato nello château di Merville : tale redazione è stata oggetto di studio da parte di Dirk Hoekstra nel 1998. La Redazione 1, a sua volta, si divide in due sotto-redazioni : la prima è Redazione 1 Lunga (P, C), da cui, a nostro avviso, deriva la seconda, ovvero Redazione 1 Breve (T), la quale riduce in modo considerevole il dettato della prosa, facendo venir meno in modo particolare ogni ridondanza (di soggetti, aggettivi etc.), senza tuttavia eliminare alcun elemento fondamentale ai fini narrativi. La lingua dell’Histoire è l’occitano del XV secolo, decisamente lontano da quello dei trovatori del XII-XIII secolo, e che presenta influenze del latino e del francese ; a ciò si aggiunge una resa grafica costantemente incerta in tutti i manoscritti. Se è possibile individuare come regione di provenienza del testo il Languedoc orientale, più precisamente circoscritto all’ovest del dominio tolosano, Quercy, Rouergue, Albigeois e parte dell’Hérault, sono visibili anche tracce non afferenti a quest’area, bensì riconducibili alla regione alpina in prossimità del Piemonte, nonché alla penisola iberica. L’influenza del latino, il riferimento incipitario al Codex Iuris Civilis, la circolazione fra i giuristi del Parlamento di Tolosa testimoniata dalla tradizione del testo e dalle note di possesso dei codici, il chiaro intento informativo a scapito di quello letterario che emerge dallo stile : tali sono gli indizi che portano a considerare l’Histoire des Albigeois come un libro di storia, scritto dall’anonimo autore per i propri contemporanei, in cui il giudizio su tutti i protagonisti degli eventi (crociati, signori meridionali ed ecclesiastici) risulta equanime e senza più alcuna distinzione, salvo che per la controversa figura di Folchetto di Marsiglia, all’epoca vescovo di Tolosa, raffigurato nel testo in modo completamente negativo.

Tondi, A. (2019). Histoire des Albigeois (seconda metà del XV secolo): edizione critica e studio linguistico..

Histoire des Albigeois (seconda metà del XV secolo): edizione critica e studio linguistico.

Tondi Andrea
2019-01-01

Abstract

L’Histoire des Albigeois, meglio nota come la mise en prose della Chanson de la croisade contres les Albigeois, è un’opera di cui la critica letteraria si è occupata poco sino ad oggi. Il testo, nella sua Redazione 1 (precedentemente Redazione L), fulcro di questo lavoro, è trasmesso da tre testimoni redatti fra XVI e XVII secolo: P (Paris, Bibliothèque Nationale de France, fr. 4975), C (Carpentras, Bibliothèque Municipale Inguimbertine, 1829) che presenta la medesima lacuna del manoscritto precedente e, infine, T (Toulouse, Bibliothèque Municipale de Toulouse, ms. 608), l’unico testimone completo; esiste inoltre una Redazione 2, tramandata dal codice siglato M, conservato nello château di Merville : tale redazione è stata oggetto di studio da parte di Dirk Hoekstra nel 1998. La Redazione 1, a sua volta, si divide in due sotto-redazioni : la prima è Redazione 1 Lunga (P, C), da cui, a nostro avviso, deriva la seconda, ovvero Redazione 1 Breve (T), la quale riduce in modo considerevole il dettato della prosa, facendo venir meno in modo particolare ogni ridondanza (di soggetti, aggettivi etc.), senza tuttavia eliminare alcun elemento fondamentale ai fini narrativi. La lingua dell’Histoire è l’occitano del XV secolo, decisamente lontano da quello dei trovatori del XII-XIII secolo, e che presenta influenze del latino e del francese ; a ciò si aggiunge una resa grafica costantemente incerta in tutti i manoscritti. Se è possibile individuare come regione di provenienza del testo il Languedoc orientale, più precisamente circoscritto all’ovest del dominio tolosano, Quercy, Rouergue, Albigeois e parte dell’Hérault, sono visibili anche tracce non afferenti a quest’area, bensì riconducibili alla regione alpina in prossimità del Piemonte, nonché alla penisola iberica. L’influenza del latino, il riferimento incipitario al Codex Iuris Civilis, la circolazione fra i giuristi del Parlamento di Tolosa testimoniata dalla tradizione del testo e dalle note di possesso dei codici, il chiaro intento informativo a scapito di quello letterario che emerge dallo stile : tali sono gli indizi che portano a considerare l’Histoire des Albigeois come un libro di storia, scritto dall’anonimo autore per i propri contemporanei, in cui il giudizio su tutti i protagonisti degli eventi (crociati, signori meridionali ed ecclesiastici) risulta equanime e senza più alcuna distinzione, salvo che per la controversa figura di Folchetto di Marsiglia, all’epoca vescovo di Tolosa, raffigurato nel testo in modo completamente negativo.
2019
Zinelli, Fabio
Tondi, A. (2019). Histoire des Albigeois (seconda metà del XV secolo): edizione critica e studio linguistico..
Tondi, Andrea
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1071553
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