Nel corso del basso medioevo le terme conobbero in tutta Europa un notevole successo come luoghi specificamente rivolti alla villeggiatura e alla cura del corpo. In quest’epoca, grazie alle peculiari caratteristiche del suo territorio, il contado senese poté vantare una notevole quantità di stazioni termali tra le quali si distinse Petriolo, la cui notorietà fu addirittura internazionale. Tra il XIV e il XV secolo le proprietà terapeutiche delle acque di Petriolo furono citate nei principali trattati medici e le terme accolsero personaggi illustri come il pontefice Pio II, i comandanti Niccolò Piccinino e Federico da Montefeltro e l’imperatore tedesco Sigismondo di Lussemburgo. L’analisi della documentazione storica e l’indagine sul terreno restituiscono alcuni interessanti scenari di questo peculiare contesto insediativo, economico e sociale, fortemente promosso dall’autorità pubblica senese attraverso l’istituzione di un mercato, la costruzione delle cerchie murarie, l’attenta manutenzione delle sue strutture e della viabilità. In questo modo i bagni di Petriolo furono in grado di garantire una ricettività talmente elevata da rendere la stazione termale alla stregua di un vero e proprio villaggio: chi vi si recava per la balneazione poteva infatti anche contare su numerose strutture e servizi per l’alloggio e la ristorazione. La caduta della repubblica senese ed il passaggio al Granducato di Toscana negli anni ’50 del XVI secolo condussero le terme alla decadenza visto che le nuove autorità pubbliche decisero di non curarsi più della manutenzione del sito. Attraverso le relazioni dei tecnici e le testimonianze dei numerosi viaggiatori che si alternarono tra il XVII ed il XIX secolo e attraverso l’esame di fonti documentarie pubbliche e private (come, ad esempio, le guide turistiche del XX secolo) è stato possibile documentare anche le varie fasi di crisi e di involuzione della stazione termale e tratteggiare il progressivo stato di degrado degli edifici fino ad una, sia pur timida, ripresa dell’inizio del ‘900.

Gelli, B., Guarducci, A. (2018). Per una geostoria di Petriolo (secoli XIII-XX): da una ricerca in corso. In A. Paolella (a cura di), Bagni di Petriolo: restauro e valorizzazione (pp. 91-129). Firenze : EDIFIR.

Per una geostoria di Petriolo (secoli XIII-XX): da una ricerca in corso

Guarducci, Anna
2018-01-01

Abstract

Nel corso del basso medioevo le terme conobbero in tutta Europa un notevole successo come luoghi specificamente rivolti alla villeggiatura e alla cura del corpo. In quest’epoca, grazie alle peculiari caratteristiche del suo territorio, il contado senese poté vantare una notevole quantità di stazioni termali tra le quali si distinse Petriolo, la cui notorietà fu addirittura internazionale. Tra il XIV e il XV secolo le proprietà terapeutiche delle acque di Petriolo furono citate nei principali trattati medici e le terme accolsero personaggi illustri come il pontefice Pio II, i comandanti Niccolò Piccinino e Federico da Montefeltro e l’imperatore tedesco Sigismondo di Lussemburgo. L’analisi della documentazione storica e l’indagine sul terreno restituiscono alcuni interessanti scenari di questo peculiare contesto insediativo, economico e sociale, fortemente promosso dall’autorità pubblica senese attraverso l’istituzione di un mercato, la costruzione delle cerchie murarie, l’attenta manutenzione delle sue strutture e della viabilità. In questo modo i bagni di Petriolo furono in grado di garantire una ricettività talmente elevata da rendere la stazione termale alla stregua di un vero e proprio villaggio: chi vi si recava per la balneazione poteva infatti anche contare su numerose strutture e servizi per l’alloggio e la ristorazione. La caduta della repubblica senese ed il passaggio al Granducato di Toscana negli anni ’50 del XVI secolo condussero le terme alla decadenza visto che le nuove autorità pubbliche decisero di non curarsi più della manutenzione del sito. Attraverso le relazioni dei tecnici e le testimonianze dei numerosi viaggiatori che si alternarono tra il XVII ed il XIX secolo e attraverso l’esame di fonti documentarie pubbliche e private (come, ad esempio, le guide turistiche del XX secolo) è stato possibile documentare anche le varie fasi di crisi e di involuzione della stazione termale e tratteggiare il progressivo stato di degrado degli edifici fino ad una, sia pur timida, ripresa dell’inizio del ‘900.
2018
9788879709149
Gelli, B., Guarducci, A. (2018). Per una geostoria di Petriolo (secoli XIII-XX): da una ricerca in corso. In A. Paolella (a cura di), Bagni di Petriolo: restauro e valorizzazione (pp. 91-129). Firenze : EDIFIR.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1068036