La Prefazione traccia un percorso critico nella costruzione del mito piranesiano nel romanticismo francese, oggetto del saggio di Georges Poulet (1966), da Nodier a Musset, da Gautier a Hugo e a Baudelaire. L’operazione critica condotta da Poulet, stando alle sue stesse parole, intende «far rivivere l’eco mentale suscitato nel lettore moderno dalla risonanza che hanno suscitato le immagini piranesiane sui poeti dell’epoca romantica». Nella Prefazione viene indagato perché tale eco e tali immagini appaiano attuali al lettore novecentesco, considerato che nell’arco di un ventennio, a partire dal secondo dopoguerra, intellettuali di diversi indirizzo e formazione si sono nuovamente interessati a Piranesi, particolarmente alle sue Carceri, con una frequenza paragonabile a quella del secolo precedente e come allora al di fuori dello specifico settore della storia dell’arte o dell’architettura. Sergej Ejzenštejn e Aldous Huxley, Marguerite Yourcenar e Guy Debord, danno del Piranesi novecentesco un’immagine certo non omogenea che sembra comunque restituirci un’identità moltiplicata, specchio dei frammenti che lo stesso Piranesi ha disseminato.

Quattrocchi, L. (2018). Prefazione [a Il mito di Piranesi nei romantici francesi], 5-19.

Prefazione [a Il mito di Piranesi nei romantici francesi]

Quattrocchi Luca
2018-01-01

Abstract

La Prefazione traccia un percorso critico nella costruzione del mito piranesiano nel romanticismo francese, oggetto del saggio di Georges Poulet (1966), da Nodier a Musset, da Gautier a Hugo e a Baudelaire. L’operazione critica condotta da Poulet, stando alle sue stesse parole, intende «far rivivere l’eco mentale suscitato nel lettore moderno dalla risonanza che hanno suscitato le immagini piranesiane sui poeti dell’epoca romantica». Nella Prefazione viene indagato perché tale eco e tali immagini appaiano attuali al lettore novecentesco, considerato che nell’arco di un ventennio, a partire dal secondo dopoguerra, intellettuali di diversi indirizzo e formazione si sono nuovamente interessati a Piranesi, particolarmente alle sue Carceri, con una frequenza paragonabile a quella del secolo precedente e come allora al di fuori dello specifico settore della storia dell’arte o dell’architettura. Sergej Ejzenštejn e Aldous Huxley, Marguerite Yourcenar e Guy Debord, danno del Piranesi novecentesco un’immagine certo non omogenea che sembra comunque restituirci un’identità moltiplicata, specchio dei frammenti che lo stesso Piranesi ha disseminato.
2018
9788833050546
Quattrocchi, L. (2018). Prefazione [a Il mito di Piranesi nei romantici francesi], 5-19.
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