The essay attempts a balance of knowledge on the political, social, economic and cultural dimensions and functions of quasi-cities and minor towns of communal and post-communal Italy (13th-15th centuries), a classification as non-episcopal urban centres (above the 10 thousand inhabitants and between 6 and 10 thousand), intermediate centers (between 3 and 5 thousand) and smaller centers (between 1000 and 3000) and a comparative analysis of the 14th-15th century change, i.e. the identification of the different destinies of minor urbanism in the different Italian regions towards the modern age. A strong difference emerges between the North of Italy characterized by a very dense network of very vital non-episcopal centers in a strong and early recovery in the 15th century and the Centre where the network of very dynamic minor centers suffers a serious decline and a lack of recovery, which only spares the Apennine and Marche areas more innervated by the great roads of the time

Il saggio tenta un bilancio delle conoscenze su dimensioni e funzioni politiche, sociali, economiche e culturali di quasi-città e centri minori dell'Italia comunale e post-comunale (secoli XIII-XV), una classificazione come centri urbani non vescovili (sopra i 10 mila abitanti e tra 6 e 10 mila), centri intermedi (tra 3 e 5 mila) e centri minori (tra 1000 e 3000) e un'analisi comparata del cambiamento tre-quattrocentesco, cioè l'individuazione dei differenti destini dell'urbanesimo minore delle diverse regioni italiane verso l'età moderna. Emerge una forte differenza tra il Nord dell'Italia caratterizzato da una maglia densissima di centri non vescovili molto vitali e in netta e precoce ripresa nel '400 e il Centro dove a una fitta rete due-trecentesca di centri minori molto dinamici fa seguito una crisi profonda e duratura, che risparmia soltanto le aree appenniniche e marchigiane maggiormente innervate dalle grandi direttrici viarie del tempo.

Ginatempo, M.A. (2018). La popolazione dei centri minori dell’Italia centro-settentrionale nei secoli XIII-XV: uno sguardo d’insieme. In I centri minori italiani nel tardo medioevo: cambiamento sociale, crescita economica, processi di ristrutturazione (secoli XIII-XVI) (pp.31-79). Firenze : Firenze University Pree.

La popolazione dei centri minori dell’Italia centro-settentrionale nei secoli XIII-XV: uno sguardo d’insieme

Ginatempo, Maria Ausiliatrice
2018-01-01

Abstract

The essay attempts a balance of knowledge on the political, social, economic and cultural dimensions and functions of quasi-cities and minor towns of communal and post-communal Italy (13th-15th centuries), a classification as non-episcopal urban centres (above the 10 thousand inhabitants and between 6 and 10 thousand), intermediate centers (between 3 and 5 thousand) and smaller centers (between 1000 and 3000) and a comparative analysis of the 14th-15th century change, i.e. the identification of the different destinies of minor urbanism in the different Italian regions towards the modern age. A strong difference emerges between the North of Italy characterized by a very dense network of very vital non-episcopal centers in a strong and early recovery in the 15th century and the Centre where the network of very dynamic minor centers suffers a serious decline and a lack of recovery, which only spares the Apennine and Marche areas more innervated by the great roads of the time
2018
978-88-6453-748-1
Il saggio tenta un bilancio delle conoscenze su dimensioni e funzioni politiche, sociali, economiche e culturali di quasi-città e centri minori dell'Italia comunale e post-comunale (secoli XIII-XV), una classificazione come centri urbani non vescovili (sopra i 10 mila abitanti e tra 6 e 10 mila), centri intermedi (tra 3 e 5 mila) e centri minori (tra 1000 e 3000) e un'analisi comparata del cambiamento tre-quattrocentesco, cioè l'individuazione dei differenti destini dell'urbanesimo minore delle diverse regioni italiane verso l'età moderna. Emerge una forte differenza tra il Nord dell'Italia caratterizzato da una maglia densissima di centri non vescovili molto vitali e in netta e precoce ripresa nel '400 e il Centro dove a una fitta rete due-trecentesca di centri minori molto dinamici fa seguito una crisi profonda e duratura, che risparmia soltanto le aree appenniniche e marchigiane maggiormente innervate dalle grandi direttrici viarie del tempo.
Ginatempo, M.A. (2018). La popolazione dei centri minori dell’Italia centro-settentrionale nei secoli XIII-XV: uno sguardo d’insieme. In I centri minori italiani nel tardo medioevo: cambiamento sociale, crescita economica, processi di ristrutturazione (secoli XIII-XVI) (pp.31-79). Firenze : Firenze University Pree.
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