Gli studi recentemente compiuti su alcuni testi inediti di ars dictandi del XII secolo evidenziano la presenza dei conti Guidi in una serie di lettere-modello. La collocazione di queste epistole in opere di magistri attivi in area tosco-emiliana (Maestro Bernardo, Maestro Guido e l’anonimo dettatore del Ms. Città del Vaticano BAV Bar. Lat. 47) invita a chiedersi da quale fonte i dettatori possano avere tratto questi materiali. Da uno spoglio ragionato delle testimonianze biografiche dei due magistri (Maestro Guido, Trattati e raccolte epistolari, ed. a cura di E. Bartoli, Firenze, 2014), sulla scorta della minuta toponomastica casentinese rintracciata nelle lettere e del rilievo che zona ha negli studi condotti da Vito Sivo su Paolo di Camaldoli, si sarebbe propensi a credere che proprio dagli archivi casentinesi dei Guidi i dettatori abbiamo tratto ispirazione e notizie storiche puntuali (compreso il nome poco noto della moglie di Guido Guerra II, Trota). Tutto ciò comporta una serie di ulteriori domande sulla presenza di un archivio dei Guidi, sul loro modo di gestire la corrispondenza ufficiale e le pratiche notarli: in breve sul loro apparato cancelleresco e sul ricorso a notai e dettatori nel corso del XII secolo. A questi interrogativi fanno eco testimonianze lacunose e carenti sul piano documentario propriamente inteso; per questo motivo, data la rilevanza dell’ars dictandi e dell’ars notaria negli studi storici e la loro frequente intersezione, evidenziata da molti studiosi (ultimo in ordine di tempo R. Witt), non sarà inutile valutare in maniera sinottica i materiali dittaminali con gli atti notarili relativi ai Guidi, con il censimento dei notai che sappiamo attivi in Casentino – eventualmente confrontati con gli omonimi operanti in Arezzo, cfr. C. Wickham – con gli atti rogati nella vallata casentinese dagli altri signori o da enti ecclesiastici e monastici (Camaldolesi in primis).

Bartoli, E. (2016). I conti Guidi nel XII secolo tra ars dictandi e ars notaria. In A. Barlucchi (a cura di), Il notariato in Casentino nel Medioevo. Cultura, prassi, carriere (pp. 43-59). Firenze : Associazione di Studi Storici Elio Conti.

I conti Guidi nel XII secolo tra ars dictandi e ars notaria

elisabetta bartoli
2016-01-01

Abstract

Gli studi recentemente compiuti su alcuni testi inediti di ars dictandi del XII secolo evidenziano la presenza dei conti Guidi in una serie di lettere-modello. La collocazione di queste epistole in opere di magistri attivi in area tosco-emiliana (Maestro Bernardo, Maestro Guido e l’anonimo dettatore del Ms. Città del Vaticano BAV Bar. Lat. 47) invita a chiedersi da quale fonte i dettatori possano avere tratto questi materiali. Da uno spoglio ragionato delle testimonianze biografiche dei due magistri (Maestro Guido, Trattati e raccolte epistolari, ed. a cura di E. Bartoli, Firenze, 2014), sulla scorta della minuta toponomastica casentinese rintracciata nelle lettere e del rilievo che zona ha negli studi condotti da Vito Sivo su Paolo di Camaldoli, si sarebbe propensi a credere che proprio dagli archivi casentinesi dei Guidi i dettatori abbiamo tratto ispirazione e notizie storiche puntuali (compreso il nome poco noto della moglie di Guido Guerra II, Trota). Tutto ciò comporta una serie di ulteriori domande sulla presenza di un archivio dei Guidi, sul loro modo di gestire la corrispondenza ufficiale e le pratiche notarli: in breve sul loro apparato cancelleresco e sul ricorso a notai e dettatori nel corso del XII secolo. A questi interrogativi fanno eco testimonianze lacunose e carenti sul piano documentario propriamente inteso; per questo motivo, data la rilevanza dell’ars dictandi e dell’ars notaria negli studi storici e la loro frequente intersezione, evidenziata da molti studiosi (ultimo in ordine di tempo R. Witt), non sarà inutile valutare in maniera sinottica i materiali dittaminali con gli atti notarili relativi ai Guidi, con il censimento dei notai che sappiamo attivi in Casentino – eventualmente confrontati con gli omonimi operanti in Arezzo, cfr. C. Wickham – con gli atti rogati nella vallata casentinese dagli altri signori o da enti ecclesiastici e monastici (Camaldolesi in primis).
2016
978-88-942319-0-8
978-88-942319-1-5
Bartoli, E. (2016). I conti Guidi nel XII secolo tra ars dictandi e ars notaria. In A. Barlucchi (a cura di), Il notariato in Casentino nel Medioevo. Cultura, prassi, carriere (pp. 43-59). Firenze : Associazione di Studi Storici Elio Conti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1037181