L’intervento presenta i risultati delle operazioni di restauro, catalogazione e studio degli oltre 1.600 sectilia vitrei rinvenuti durante le campagne di scavo fra il 2009 e il 2016 presso la villa tardoantica di Aiano (del IV-V sec. d.C.). Su tali frammenti, è stato realizzato un intervento di spolveratura e pulitura, che ha incluso l’impiego della strumentazione Laser per la rimozione delle concrezioni più tenaci e sui frammenti più delicati. Il restauro ha successivamente consentito di eseguire una catalogazione dettagliata di tutti i singoli sectilia e di avviare una prima suddivisione degli stessi sulla base delle cromie e degli eventuali riferimenti figurativi. È stata quindi intrapresa una seconda e complessa fase di studio della morfologia dei frammenti per poter individuare eventuali corrispondenze e procedere alla ricostruzione di alcune porzioni delle decorazioni originali; tale fase ha previsto l’indagine visiva delle superfici e delle finiture a luce naturale, luce radente, luce UV e mediante Dino Lite Digital Microscope e ha incluso un’analisi accurata delle tecniche e procedure esecutive. Si è quindi avviata una prima fase d’indagini chimico-fisiche volte alla caratterizzazione delle materie prime impiegate. Le indagini hanno permesso di definire la natura degli agenti fondenti, stabilizzanti, affinanti e coloranti, permettendo inoltre una prima, ma dettagliata classificazione dei frammenti e la definizione delle tecniche produttive. È stato così possibile non solo identificare il recto e il verso dei frammenti ma soprattutto studiarne i colori, le forme, gli spessori, i motivi decorativi e persino le tracce degli strumenti utilizzati dalle antiche maestranze, acquisendo così i riferimenti utili per delineare un’ipotesi di ricomposizione generale dei sectilia, facenti parte di più pannelli decorativi dallo sfondo verde e turchese (a suggerire un fondale marino) con diverse specie di pesci e molluschi. I frammenti affini sono stati quindi accorpati e ricomposti su supporti reversibili permettendone un alloggiamento preciso e sicuro. Si è pertanto giunti a ricostituire parzialmente alcuni pesci e molluschi, oltre a parte dei fondali, e ad avviare la ricostruzione virtuale delle parti mancanti tramite elaborazione digitale. L’analisi accurata dei sectilia ha inoltre consentito di studiarne approfonditamente la tecnica esecutiva: i frammenti hanno rivelato una lavorazione estremamente raffinata, di grande perizia, con effetti di sfumature e di dettagli non presenti in analoghi cicli decorativi. A conclusione dell’intervento, i sectilia sono stati riposti all’interno di un innovativo sistema contenitivo costituito da più strati per assicurarne il trasporto e il ricovero in sicurezza, permettendo al contempo un’agile visione degli stessi e favorendo le operazioni di consultazione e confronto.

Cavalieri, M., Landi, S., Giamello, M., Fornacelli, C. (2017). Studio, catalogazione e restauro dei settili in pasta vitrea dagli scavi della villa tardoantica di Aiano-Torraccia di Chiusi (SI). In Lo stato dell'arte 15 (pp.59-66).

Studio, catalogazione e restauro dei settili in pasta vitrea dagli scavi della villa tardoantica di Aiano-Torraccia di Chiusi (SI)

Giamello, Marco;Fornacelli, Cristina
2017-01-01

Abstract

L’intervento presenta i risultati delle operazioni di restauro, catalogazione e studio degli oltre 1.600 sectilia vitrei rinvenuti durante le campagne di scavo fra il 2009 e il 2016 presso la villa tardoantica di Aiano (del IV-V sec. d.C.). Su tali frammenti, è stato realizzato un intervento di spolveratura e pulitura, che ha incluso l’impiego della strumentazione Laser per la rimozione delle concrezioni più tenaci e sui frammenti più delicati. Il restauro ha successivamente consentito di eseguire una catalogazione dettagliata di tutti i singoli sectilia e di avviare una prima suddivisione degli stessi sulla base delle cromie e degli eventuali riferimenti figurativi. È stata quindi intrapresa una seconda e complessa fase di studio della morfologia dei frammenti per poter individuare eventuali corrispondenze e procedere alla ricostruzione di alcune porzioni delle decorazioni originali; tale fase ha previsto l’indagine visiva delle superfici e delle finiture a luce naturale, luce radente, luce UV e mediante Dino Lite Digital Microscope e ha incluso un’analisi accurata delle tecniche e procedure esecutive. Si è quindi avviata una prima fase d’indagini chimico-fisiche volte alla caratterizzazione delle materie prime impiegate. Le indagini hanno permesso di definire la natura degli agenti fondenti, stabilizzanti, affinanti e coloranti, permettendo inoltre una prima, ma dettagliata classificazione dei frammenti e la definizione delle tecniche produttive. È stato così possibile non solo identificare il recto e il verso dei frammenti ma soprattutto studiarne i colori, le forme, gli spessori, i motivi decorativi e persino le tracce degli strumenti utilizzati dalle antiche maestranze, acquisendo così i riferimenti utili per delineare un’ipotesi di ricomposizione generale dei sectilia, facenti parte di più pannelli decorativi dallo sfondo verde e turchese (a suggerire un fondale marino) con diverse specie di pesci e molluschi. I frammenti affini sono stati quindi accorpati e ricomposti su supporti reversibili permettendone un alloggiamento preciso e sicuro. Si è pertanto giunti a ricostituire parzialmente alcuni pesci e molluschi, oltre a parte dei fondali, e ad avviare la ricostruzione virtuale delle parti mancanti tramite elaborazione digitale. L’analisi accurata dei sectilia ha inoltre consentito di studiarne approfonditamente la tecnica esecutiva: i frammenti hanno rivelato una lavorazione estremamente raffinata, di grande perizia, con effetti di sfumature e di dettagli non presenti in analoghi cicli decorativi. A conclusione dell’intervento, i sectilia sono stati riposti all’interno di un innovativo sistema contenitivo costituito da più strati per assicurarne il trasporto e il ricovero in sicurezza, permettendo al contempo un’agile visione degli stessi e favorendo le operazioni di consultazione e confronto.
2017
Cavalieri, M., Landi, S., Giamello, M., Fornacelli, C. (2017). Studio, catalogazione e restauro dei settili in pasta vitrea dagli scavi della villa tardoantica di Aiano-Torraccia di Chiusi (SI). In Lo stato dell'arte 15 (pp.59-66).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1034200