«Sono entrato a far parte della Comunità dell’Istituto Pendola il 5 ottobre del 1933. Avevo sette anni. Sette anni trascorsi nel silenzio e nella solitudine. Devo dire che mi sono trovato abbastanza bene. Ho trovato un po’ di calore umano. Mi sono ambientato bene ed ho un caro ricordo di tutti, sia insegnanti che compagni." La testimonianza è contenuta in una corrispondenza personale inviataci da Firenze e datata 17 gennaio 2001. Mario D’Agata, aretino campione del mondo di pugilato, sordomuto, ci ha aiutato a rievocare positività e negatività dell'educazione ricevuta all'Istituto Pendola. Di questo ente si occupa il volume collettaneo. Il nostro saggio ha finito con il coinvolgere più ambiti: la vita dell'istituzione senese fra gli anni Trenta e Quaranta, con i metodi educativi applicati; la condizione di disagio del portatore di handicap; una pagina importante della storia dello sport, comprese le ingerenze delle relazioni internazionali nell'esito di un incontro; una spigolatura sulla storia del costume e della società italiana negli anni Cinquanta: fra crescita, anelito al successo nazionale, divismo, immedesimazione, frustrazione per una sconfitta che è persone e collettiva. Dagli anni giovanili del D'Agata emergono le tracce di prevenzioni sociali al limite della superstizione o del razzismo, del successivo sofferto riscatto umano, dell'identificazione comunitaria. Sullo sfondo, l'Italia che cambia e lo straordinario interesse mediatico. Anche il "silent boxer" cambia. Dalla memoria pubblica, dalla stampa dell’epoca, dalle pagine di storia dello sport, dalle parole affettuose degli amici e della figlia, emerge un Mario D’Agata determinato e forte, uomo duro nel perseguimento degli obiettivi ma anche leale, dolce, eccezionalmente sensibile, di carattere aperto ed estroverso. Elegante nei modi e nel vestire e allo stesso tempo, nonostante i successi e la gloria, modesto e umile.

Garofoli, A. (2004). Un allievo esemplare dell'Istituto Pendola. In Sira Serenella Macchietti (a cura di), L'"Istituto Tommaso Pendola di Siena per l'educazione dei sordi". Memorie, esperienze, prospettive di ricerca (pp. 175-187). ROMA : Bulzoni Editore.

Un allievo esemplare dell'Istituto Pendola

GAROFOLI, ALESSANDRO
2004-01-01

Abstract

«Sono entrato a far parte della Comunità dell’Istituto Pendola il 5 ottobre del 1933. Avevo sette anni. Sette anni trascorsi nel silenzio e nella solitudine. Devo dire che mi sono trovato abbastanza bene. Ho trovato un po’ di calore umano. Mi sono ambientato bene ed ho un caro ricordo di tutti, sia insegnanti che compagni." La testimonianza è contenuta in una corrispondenza personale inviataci da Firenze e datata 17 gennaio 2001. Mario D’Agata, aretino campione del mondo di pugilato, sordomuto, ci ha aiutato a rievocare positività e negatività dell'educazione ricevuta all'Istituto Pendola. Di questo ente si occupa il volume collettaneo. Il nostro saggio ha finito con il coinvolgere più ambiti: la vita dell'istituzione senese fra gli anni Trenta e Quaranta, con i metodi educativi applicati; la condizione di disagio del portatore di handicap; una pagina importante della storia dello sport, comprese le ingerenze delle relazioni internazionali nell'esito di un incontro; una spigolatura sulla storia del costume e della società italiana negli anni Cinquanta: fra crescita, anelito al successo nazionale, divismo, immedesimazione, frustrazione per una sconfitta che è persone e collettiva. Dagli anni giovanili del D'Agata emergono le tracce di prevenzioni sociali al limite della superstizione o del razzismo, del successivo sofferto riscatto umano, dell'identificazione comunitaria. Sullo sfondo, l'Italia che cambia e lo straordinario interesse mediatico. Anche il "silent boxer" cambia. Dalla memoria pubblica, dalla stampa dell’epoca, dalle pagine di storia dello sport, dalle parole affettuose degli amici e della figlia, emerge un Mario D’Agata determinato e forte, uomo duro nel perseguimento degli obiettivi ma anche leale, dolce, eccezionalmente sensibile, di carattere aperto ed estroverso. Elegante nei modi e nel vestire e allo stesso tempo, nonostante i successi e la gloria, modesto e umile.
2004
Garofoli, A. (2004). Un allievo esemplare dell'Istituto Pendola. In Sira Serenella Macchietti (a cura di), L'"Istituto Tommaso Pendola di Siena per l'educazione dei sordi". Memorie, esperienze, prospettive di ricerca (pp. 175-187). ROMA : Bulzoni Editore.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1031874