Inserito in un numero speciale dell'autorevole rivista al tempo diretta da Cesare Scurati, Intitolato "Scuola e Diritto. Esplorazione ed analisi fra educazione e legislazione", lo scrivente è stato incaricato di rivisitare criticamente la cronistoria della mancanza di linearità e chiarezza nella separazione delle competenze fra lo Stato e le autonomie locali in ambito scolastico. Quella che Giuseppe Martinez ha così descritto: "Quella della definizione degli impegni dello Stato e degli enti locali per il mantenimento delle istituzioni scolastiche è storicamente una delle vicende più complesse da ricostruyire, se si considera che, dopo molti anni dall'unificazione, era ancora difficile capirne qualcosa". L'excursus non poteva non partire dal r.d.l. del 13 novembre 1859 n. 3725, il provvedimento comunemente noto come Legge Casati. Secondo un percorso che era stato già adottato in precedenza, veniva preferita una linea di netta demarcazione fra la direzione pedagogica scolastica e la conduzione amministrativo-finanziaria. Il tragitto, lungo e tortuoso, dell'evoluzione delle competenze, non manca di soffermarsi sulle diverse attribuzioni conferite alle regioni a statuto ordinario e a quelle a statuto speciale, con le annesse motivazione politiche e diplomatiche; sull'istruzione artigiana e professionale, l'assistenza scolastica e il diritto allo studio, la medicina scolastica e i servizi modernamente definiti "socio-psico- pedagogici"; l'edilizia scolastica; l'educazione degli adulti, ritenuta, con frequenza, equivalente all'educazione permanente. Il testo si conclude con una precisazione sui compiti delle province e dei comuni. La metodologia che prevale in questo lavoro è storico-giuridica.

Garofoli, A. (1995). Le competenze degli enti locali territoriali in ambito scolastico. DIRIGENTI SCUOLA, 16(2), 49-63.

Le competenze degli enti locali territoriali in ambito scolastico

GAROFOLI, ALESSANDRO
1995-01-01

Abstract

Inserito in un numero speciale dell'autorevole rivista al tempo diretta da Cesare Scurati, Intitolato "Scuola e Diritto. Esplorazione ed analisi fra educazione e legislazione", lo scrivente è stato incaricato di rivisitare criticamente la cronistoria della mancanza di linearità e chiarezza nella separazione delle competenze fra lo Stato e le autonomie locali in ambito scolastico. Quella che Giuseppe Martinez ha così descritto: "Quella della definizione degli impegni dello Stato e degli enti locali per il mantenimento delle istituzioni scolastiche è storicamente una delle vicende più complesse da ricostruyire, se si considera che, dopo molti anni dall'unificazione, era ancora difficile capirne qualcosa". L'excursus non poteva non partire dal r.d.l. del 13 novembre 1859 n. 3725, il provvedimento comunemente noto come Legge Casati. Secondo un percorso che era stato già adottato in precedenza, veniva preferita una linea di netta demarcazione fra la direzione pedagogica scolastica e la conduzione amministrativo-finanziaria. Il tragitto, lungo e tortuoso, dell'evoluzione delle competenze, non manca di soffermarsi sulle diverse attribuzioni conferite alle regioni a statuto ordinario e a quelle a statuto speciale, con le annesse motivazione politiche e diplomatiche; sull'istruzione artigiana e professionale, l'assistenza scolastica e il diritto allo studio, la medicina scolastica e i servizi modernamente definiti "socio-psico- pedagogici"; l'edilizia scolastica; l'educazione degli adulti, ritenuta, con frequenza, equivalente all'educazione permanente. Il testo si conclude con una precisazione sui compiti delle province e dei comuni. La metodologia che prevale in questo lavoro è storico-giuridica.
1995
Garofoli, A. (1995). Le competenze degli enti locali territoriali in ambito scolastico. DIRIGENTI SCUOLA, 16(2), 49-63.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1031814