CAPITOLO 1 CORTE EDU E ORDINAMENTO INTERNO 1.1. Il contesto di riferimento 9 1.2. Il margine di apprezzamento e il consensus standard 13 1.3. L’efficacia delle sentenze della Corte EDU nell’ordinamento italiano: le c.d. sentenze gemelle della Corte costituzionale 21 1.4. Le barriere poste dalla Corte costituzionale: dal caso Maggio al caso Varvara 30 1.5. Tra flessibilità e attuazione l’equilibrio è difficile 38 CAPITOLO 2 EQUO PROCESSO E “CRIMINAL OFFENCES”: LA GRADAZIONE DELLE SANZIONI SECONDO LA CORTE EDU 2.1. L’art. 6 CEDU e i principi dell’equo processo 45 2.2. La sanzione sostanzialmente penale: gli Engel criteria 52 2.3. (segue) La presenza di uno scopo secondario risarcitorio non inficia la natura penale della sanzione 58 2.4. Le “minor offences” 63 2.5. (segue) Le “minor offences” senza controversia sul fatto 65 2.6. Le “minor offences” e le “minor offences” senza controversia sul fatto: gli effetti sulle garanzie 2.7. Le criminal offences e il criterio della afflizione personale 71 2.8. Le categorie delle sanzioni amministrative sostanzialmente penali: breve sintesi 75 CAPITOLO 3 LE CRIMINAL OFFENCES: EFFETTI SUL PROCEDIMENTO E SUL PROCESSO 3.1. Le sanzioni delle Autorità indipendenti di regolazione dei mercati finanziari come “criminal offences” 79 3.2. Le garanzie dell’equo processo nel procedimento di irrogazione delle “criminal offences”: parità delle armi e pubblica udienza 82 3.3. (segue) L’imparzialità oggettiva come separazione tra fase istrutto- ria e decisoria 85 3.4. Il vizio del procedimento “compensabile” con il processo: il caso Grande Stevens 89 3.5. Non sempre il vizio del procedimento è compensabile con il pro- cesso: il caso delle Autorità di regolazione francesi 93 3.6. Il giudizio di opposizione e la c.d. “full jurisdiction” 102 CAPITOLO 4 I PROCEDIMENTI SANZIONATORI DI CONSOB E BANCA D’ITALIA ALLA LUCE DELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE EDU 4.1. Le garanzie nei procedimenti sanzionatori di Consob e di Banca d’Italia secondo la legge 109 4.2. Il procedimento sanzionatorio della Consob sino al 2014 115 4.3. Il procedimento sanzionatorio della Banca d’Italia sino al 2012 119 4.4. Le successive modifiche al regolamento Consob e al regolamento della Banca d’Italia 123 4.5. Il procedimento sanzionatorio dell’Antitrust: un possibile bench- mark per la garanzia del contradditorio 129 4.6. La questione di uno standard minimo di garanzie è anche un pro- blema di diritto europeo 134 CAPITOLO 5 I PROCEDIMENTI DI OPPOSIZIONE ALLA SANZIONE: LA COMPATIBILITÀ DEL RITO SOMMARIO CON L’ORDINAMENTO CEDU INDICE VII 5.1. Il procedimento di opposizione alle sanzioni della Consob e della Banca d’Italia: dal giudizio camerale in Corte di appello ad un nuovo giudizio camerale in Corte di appello 137 5.2. Il decreto legislativo 12 maggio 2015, n. 72: le linee generali 142 5.3. La cognizione sommaria nel procedimento di opposizione alle san- zioni 145 5.4. La cognizione piena in tema di diritti come principio generale dell’ordinamento e principio implicito dell’ordinamento CEDU 150 5.5. L’opposizione alle sanzioni Consob e Banca d’Italia come unicum nel sistema 153 CAPITOLO 6 IL SEGUITO DELLA SENTENZA GRANDE STEVENS NELL’ORDINAMENTO ITALIANO TRA TIMIDE APERTURE E INFLESSIBILI RESISTENZE 6.1. La giurisprudenza interna nel quadro delle sollecitazioni sovrana- zionali 157 6.2. Il TAR del Lazio: l’art. 6 CEDU si applica ma solo alla fase giudi- ziale 161 6.3. Il Consiglio di Stato: l’art. 6 CEDU non si applica ma il contrad- ditorio procedimentale non è comunque sufficiente 163 6.4. Alcune considerazioni di sintesi sulla giurisprudenza amministrativa 169 6.5. La Corte di Cassazione ancorata agli antichi dogmi: il contraddito- rio procedimentale è comunque garantito 172 6.6. La Corte di Cassazione e il dialogo apparente 178 pag. VIII SANZIONI CONSOB E BANCA D’ITALIA 7.1. 7.2. 7.3. 7.4. 7.5. 7.6. 7.7. 7.8. 7.9. 7.10. 7.11. 7.12. Il ne bis in idem nel contesto sovranazionale 181 Il ne bis in idem nella giurisprudenza della Corte EDU: dal caso Sergey Zolotukhin al caso Grande Stevens 187 L’interpretazione della Corte di giustizia dell’art. 50 CDFUE: dal caso Spector Photo Group al caso Fransson 191 L’orientamento della giurisprudenza interna con riferimento all’i- dentità del fatto (l’“idem”): il punto nella sent. n. 200 del 2016 della Corte costituzionale italiana 195 Gli orientamenti della giurisprudenza interna con riferimento al divieto di un secondo giudizio (il “bis”): l’interpretazione conven- zionalmente conforme 199 La richiesta di un intervento manipolativo alla Corte costituziona- le e la sua risposta interlocutoria (sent. n. 102 del 2016) 202 (segue) La inevitabile sollevazione di una nuova questione di legit- timità costituzionale 206 L’altrettanto inevitabile rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia 208 L’erompere del criterio della connessione sostanziale e temporale (sent. A e B c. Norvegia) 212 Le possibili ricadute della sentenza A e B c. Norvegia nell’ordina- mento italiano: le prime applicazioni della close connection 219 (segue) Le aperture all’applicazione diretta del ne bis in idem con- venzionale attraverso l’art. 50 CDFUE 225 La Convenzione come patrimonio condiviso tra orientamenti in- terni e sovranazionali 229 CAPITOLO 8 DA UN ORDINAMENTO MULTILIVELLO AD UN ORDINAMENTO INCERTO? I PROBLEMI APERTI Criminal offences e sanzione penale 235 La retroattività in mitius delle sanzioni “afflittive” favorevoli: un problema non ancora sciolto 240 8.1. 8.2. CAPITOLO 7 IL PRINCIPIO DEL NE BIS IN IDEM TRA ORIENTAMENTI INTERNI E SOVRANAZIONALI pag. INDICE IX pag. 8.3. Il problema del giudicato e la tutela ripristinatoria 245 8.3.1. Dal caso Dorigo alla sentenza della Corte costituzionale del 2011 248 8.3.2. La cedevolezza del giudicato in tema di sanzioni ammini- strative criminali: è eseguibile una sentenza pronunciata in violazione della Carta EDU? 251 8.4. Dalla complessità alla incertezza 255

Pisaneschi, A., Bindi, E. (2017). SANZIONI CONSOB E BANCA D'ITALIA. Torino : GIAPPICHELLI.

SANZIONI CONSOB E BANCA D'ITALIA

PISANESCHI, ANDREA;BINDI, ELENA
2017-01-01

Abstract

CAPITOLO 1 CORTE EDU E ORDINAMENTO INTERNO 1.1. Il contesto di riferimento 9 1.2. Il margine di apprezzamento e il consensus standard 13 1.3. L’efficacia delle sentenze della Corte EDU nell’ordinamento italiano: le c.d. sentenze gemelle della Corte costituzionale 21 1.4. Le barriere poste dalla Corte costituzionale: dal caso Maggio al caso Varvara 30 1.5. Tra flessibilità e attuazione l’equilibrio è difficile 38 CAPITOLO 2 EQUO PROCESSO E “CRIMINAL OFFENCES”: LA GRADAZIONE DELLE SANZIONI SECONDO LA CORTE EDU 2.1. L’art. 6 CEDU e i principi dell’equo processo 45 2.2. La sanzione sostanzialmente penale: gli Engel criteria 52 2.3. (segue) La presenza di uno scopo secondario risarcitorio non inficia la natura penale della sanzione 58 2.4. Le “minor offences” 63 2.5. (segue) Le “minor offences” senza controversia sul fatto 65 2.6. Le “minor offences” e le “minor offences” senza controversia sul fatto: gli effetti sulle garanzie 2.7. Le criminal offences e il criterio della afflizione personale 71 2.8. Le categorie delle sanzioni amministrative sostanzialmente penali: breve sintesi 75 CAPITOLO 3 LE CRIMINAL OFFENCES: EFFETTI SUL PROCEDIMENTO E SUL PROCESSO 3.1. Le sanzioni delle Autorità indipendenti di regolazione dei mercati finanziari come “criminal offences” 79 3.2. Le garanzie dell’equo processo nel procedimento di irrogazione delle “criminal offences”: parità delle armi e pubblica udienza 82 3.3. (segue) L’imparzialità oggettiva come separazione tra fase istrutto- ria e decisoria 85 3.4. Il vizio del procedimento “compensabile” con il processo: il caso Grande Stevens 89 3.5. Non sempre il vizio del procedimento è compensabile con il pro- cesso: il caso delle Autorità di regolazione francesi 93 3.6. Il giudizio di opposizione e la c.d. “full jurisdiction” 102 CAPITOLO 4 I PROCEDIMENTI SANZIONATORI DI CONSOB E BANCA D’ITALIA ALLA LUCE DELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE EDU 4.1. Le garanzie nei procedimenti sanzionatori di Consob e di Banca d’Italia secondo la legge 109 4.2. Il procedimento sanzionatorio della Consob sino al 2014 115 4.3. Il procedimento sanzionatorio della Banca d’Italia sino al 2012 119 4.4. Le successive modifiche al regolamento Consob e al regolamento della Banca d’Italia 123 4.5. Il procedimento sanzionatorio dell’Antitrust: un possibile bench- mark per la garanzia del contradditorio 129 4.6. La questione di uno standard minimo di garanzie è anche un pro- blema di diritto europeo 134 CAPITOLO 5 I PROCEDIMENTI DI OPPOSIZIONE ALLA SANZIONE: LA COMPATIBILITÀ DEL RITO SOMMARIO CON L’ORDINAMENTO CEDU INDICE VII 5.1. Il procedimento di opposizione alle sanzioni della Consob e della Banca d’Italia: dal giudizio camerale in Corte di appello ad un nuovo giudizio camerale in Corte di appello 137 5.2. Il decreto legislativo 12 maggio 2015, n. 72: le linee generali 142 5.3. La cognizione sommaria nel procedimento di opposizione alle san- zioni 145 5.4. La cognizione piena in tema di diritti come principio generale dell’ordinamento e principio implicito dell’ordinamento CEDU 150 5.5. L’opposizione alle sanzioni Consob e Banca d’Italia come unicum nel sistema 153 CAPITOLO 6 IL SEGUITO DELLA SENTENZA GRANDE STEVENS NELL’ORDINAMENTO ITALIANO TRA TIMIDE APERTURE E INFLESSIBILI RESISTENZE 6.1. La giurisprudenza interna nel quadro delle sollecitazioni sovrana- zionali 157 6.2. Il TAR del Lazio: l’art. 6 CEDU si applica ma solo alla fase giudi- ziale 161 6.3. Il Consiglio di Stato: l’art. 6 CEDU non si applica ma il contrad- ditorio procedimentale non è comunque sufficiente 163 6.4. Alcune considerazioni di sintesi sulla giurisprudenza amministrativa 169 6.5. La Corte di Cassazione ancorata agli antichi dogmi: il contraddito- rio procedimentale è comunque garantito 172 6.6. La Corte di Cassazione e il dialogo apparente 178 pag. VIII SANZIONI CONSOB E BANCA D’ITALIA 7.1. 7.2. 7.3. 7.4. 7.5. 7.6. 7.7. 7.8. 7.9. 7.10. 7.11. 7.12. Il ne bis in idem nel contesto sovranazionale 181 Il ne bis in idem nella giurisprudenza della Corte EDU: dal caso Sergey Zolotukhin al caso Grande Stevens 187 L’interpretazione della Corte di giustizia dell’art. 50 CDFUE: dal caso Spector Photo Group al caso Fransson 191 L’orientamento della giurisprudenza interna con riferimento all’i- dentità del fatto (l’“idem”): il punto nella sent. n. 200 del 2016 della Corte costituzionale italiana 195 Gli orientamenti della giurisprudenza interna con riferimento al divieto di un secondo giudizio (il “bis”): l’interpretazione conven- zionalmente conforme 199 La richiesta di un intervento manipolativo alla Corte costituziona- le e la sua risposta interlocutoria (sent. n. 102 del 2016) 202 (segue) La inevitabile sollevazione di una nuova questione di legit- timità costituzionale 206 L’altrettanto inevitabile rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia 208 L’erompere del criterio della connessione sostanziale e temporale (sent. A e B c. Norvegia) 212 Le possibili ricadute della sentenza A e B c. Norvegia nell’ordina- mento italiano: le prime applicazioni della close connection 219 (segue) Le aperture all’applicazione diretta del ne bis in idem con- venzionale attraverso l’art. 50 CDFUE 225 La Convenzione come patrimonio condiviso tra orientamenti in- terni e sovranazionali 229 CAPITOLO 8 DA UN ORDINAMENTO MULTILIVELLO AD UN ORDINAMENTO INCERTO? I PROBLEMI APERTI Criminal offences e sanzione penale 235 La retroattività in mitius delle sanzioni “afflittive” favorevoli: un problema non ancora sciolto 240 8.1. 8.2. CAPITOLO 7 IL PRINCIPIO DEL NE BIS IN IDEM TRA ORIENTAMENTI INTERNI E SOVRANAZIONALI pag. INDICE IX pag. 8.3. Il problema del giudicato e la tutela ripristinatoria 245 8.3.1. Dal caso Dorigo alla sentenza della Corte costituzionale del 2011 248 8.3.2. La cedevolezza del giudicato in tema di sanzioni ammini- strative criminali: è eseguibile una sentenza pronunciata in violazione della Carta EDU? 251 8.4. Dalla complessità alla incertezza 255
2017
978-88-921-6856-5
Pisaneschi, A., Bindi, E. (2017). SANZIONI CONSOB E BANCA D'ITALIA. Torino : GIAPPICHELLI.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1013000