Errore diagnostico del medico: linee guida e responsabilità civile

Il dibattito sulla valenza delle linee guida elaborate nell’area medica, con il precipuo intento di fornire ai sanitari indicazioni sulla diagnosi e la cura delle malattie, è stato fin qui particolarmente intenso sul versante della responsabilità penale. Anche in ambito civilistico, peraltro, la questione si presenta particolarmente interessante, non solo per via del fatto che la recente legislazione fa discendere dall’osservanza delle linee guida conseguenze in punto di risarcimento del danno, ma anche in ragione delle possibili ricadute sull’accertamento stesso della responsabilità del medico. Con la sentenza 9 maggio 2017, n. 11208, la Suprema Corte, pur occupandosi di una vicenda lontana nel tempo e dunque non assoggettata all’attuale regime che valorizza il ruolo delle linee guida, offre utili spunti di riflessione all’interprete, evidenziando come queste ultime, pur costituendo un utile parametro di valutazione, non riducano i margini di discrezionalità del giudice.