Nell’esperienza artistica di Simon Fletcher, “tra i più grandi acquarellisti viventi”, come l’ha definito Reinhard Müller-Mehlis recensendo, nei primi anni Novanta, il lavoro dell’artista di Birmingham sulle colonne del “Münchner Merkur“, l’incontro con la Costa di Amalfi e in particolare con Ravello, segna una tappa importante della sua esperienza artistica. È quanto ricostruisce l’autore nel saggio posto in apertura del catalogo della mostra allestita presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno (21 maggio – 12 luglio 2016), maggiormente dedicato all’analisi dei numerosi acquerelli realizzati dall’artista inglese nei suoi frequenti soggioni in Costa di Amalfi. Opere improntate da macchie che spandono trasparenze di colori come luce che affiora dal fondo e da segni che, corsivi, riscrivono l’architettura quale geografia di percorsi costruiti nei secoli dall’uomo, testimoniano d’un incontro con quella «costa scintillante», come la ebbe a definire Simone de Beauvoir, con «il biancore dei vecchi villaggi greci, decorati di azalee azzurre e oro». Identica visione della Costa raffigurata da Max Pechstein nell’acquerello passato in asta da Van Ham Kunstauktionen nel 2001, Cascata a Positano, eseguito con altri appunti di viaggio, nella primavera del 1925. è la stessa sulla quale plana lo sguardo di Maurits Cornelis Escher nella celebre litografia Ravello e la Costa di Amalfi, del 1931. La prima rivelazione per Fletcher è stata la metafisica prospettiva che la piazza centrale di Ravello offre al ‘viaggiatore moderno‘, con le architetture del Duomo e della torre di Villa Rufolo che si fronteggiano. Al centro, come in un dipinto del periodo ferrarese di De Chirico, è l’atmosfera sospesa della piazza che Simon svuotata di qualsiasi presenza, come se la priorità fosse quella di definire il suo rapporto con una nuova scena, cogliendo le cifre essenziali dell’identità del luogo: la fede e la storia.

Bignardi, M. (2016). Simon Fletcher, il colore ‘trasparente’ del Mediterraneo. In B. M (a cura di), Simon Fletcher. Paesaggi dell'anima/spiritual landscapes (pp. 11-16). Fisciano (SA) : Gutenberg Editore.

Simon Fletcher, il colore ‘trasparente’ del Mediterraneo

BIGNARDI, MASSIMO
2016-01-01

Abstract

Nell’esperienza artistica di Simon Fletcher, “tra i più grandi acquarellisti viventi”, come l’ha definito Reinhard Müller-Mehlis recensendo, nei primi anni Novanta, il lavoro dell’artista di Birmingham sulle colonne del “Münchner Merkur“, l’incontro con la Costa di Amalfi e in particolare con Ravello, segna una tappa importante della sua esperienza artistica. È quanto ricostruisce l’autore nel saggio posto in apertura del catalogo della mostra allestita presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno (21 maggio – 12 luglio 2016), maggiormente dedicato all’analisi dei numerosi acquerelli realizzati dall’artista inglese nei suoi frequenti soggioni in Costa di Amalfi. Opere improntate da macchie che spandono trasparenze di colori come luce che affiora dal fondo e da segni che, corsivi, riscrivono l’architettura quale geografia di percorsi costruiti nei secoli dall’uomo, testimoniano d’un incontro con quella «costa scintillante», come la ebbe a definire Simone de Beauvoir, con «il biancore dei vecchi villaggi greci, decorati di azalee azzurre e oro». Identica visione della Costa raffigurata da Max Pechstein nell’acquerello passato in asta da Van Ham Kunstauktionen nel 2001, Cascata a Positano, eseguito con altri appunti di viaggio, nella primavera del 1925. è la stessa sulla quale plana lo sguardo di Maurits Cornelis Escher nella celebre litografia Ravello e la Costa di Amalfi, del 1931. La prima rivelazione per Fletcher è stata la metafisica prospettiva che la piazza centrale di Ravello offre al ‘viaggiatore moderno‘, con le architetture del Duomo e della torre di Villa Rufolo che si fronteggiano. Al centro, come in un dipinto del periodo ferrarese di De Chirico, è l’atmosfera sospesa della piazza che Simon svuotata di qualsiasi presenza, come se la priorità fosse quella di definire il suo rapporto con una nuova scena, cogliendo le cifre essenziali dell’identità del luogo: la fede e la storia.
2016
978-88-7554-103-3
Bignardi, M. (2016). Simon Fletcher, il colore ‘trasparente’ del Mediterraneo. In B. M (a cura di), Simon Fletcher. Paesaggi dell'anima/spiritual landscapes (pp. 11-16). Fisciano (SA) : Gutenberg Editore.
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Descrizione: L'intero catalogo con i saggi di Luca Mansueto, Pasquale Ruocco, biografie e bibliografia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1008870